Essere appassionati del cinema horror è un tormento, dato che i produttori sanno che basta fare un film horror per avere un minimo di incasso garantito mettono in distribuzione qualunque schifezza gli passa in mano. Di conseguenza i vostri rapporti interpersonali diventeranno presto un inferno se avete questa passione… amici che ti prendono in giro per averli portati a vedere una boiata colossale, mogli arrabbiate che ti rinfacciano tutte le volte che le hai fatte inorridire davanti a un orrore di film, serate in solitaria nella sala cinematografica a rimpiangere gli euro del biglietto.
Poi ogni tanto, e ultimamente questo “ogni tanto” si è allungato molto, la pellicola geniale che non ti aspetti, che ti ripaga di tanta abnegazione e fedeltà. “Quella casa nel bosco” prometteva malissimo dal titolo e dai trailer, gli unici motivi che spingevano ad affrontare la visione erano il nome del regista, Drew Goddard noto per le serie Tv Lost e Alias e al cinema per il non disprezzabile Cloverfield di cui aveva scritto la sceneggiatura, e la promessa sui cartellone pubblicitari che questa era una storia che non ci saremmo mai aspettati.
Bene possiamo dire che una volta tanto non si è trattato di pubblicità ingannevole. Il film è un omaggio bellissimo a tutto il genere horror, che qui viene completamente rivisitato, rivoluzionato e dissezionato.
Dire una sola parola sulla trama sarebbe un peccato mortale; possiamo solo anticipare in estrema sintesi Goddard unisce H.P. Lovecraft con Venerdì 13 passando per La Casa di Wes Craven.
“Quella casa nel bosco” va oltre il genere horror e piace anche ai non appassionati, che stavolta vi ringrazieranno per avergli fatto vedere un film decisamente fuori dai canoni. Con questo però non siete giustificati ad andare a vedere anche il prossimo film di Dario Argento, tenetevi caro questo bonus e spendetevelo per qualcosa che abbia una minima probabilità di valerne la pena lo stesso.
J. Mnemonic