Si, sulla droga nell’ultima conferenza che abbiamo proposto alla città di Terni, abbiamo dato i numeri. Quelli veri, quelli di cui non parla mai nessuno.
Tanto per avere un idea, se su Google cercate “droga Terni” vi appaiono centinaia e centinaia di notizie, forse migliaia, tutte recenti e tutte riguardanti spaccio, arresti, morti per overdose ecc.
Di fronte a questo “interesse” uno pensa che se un’associazione o chi per lei, organizza una conferenza gratuita con due docenti universitari per cercare di dire “guardate che il problema della droga non lo state inquadrando nella giusta prospettiva” ci dovrebbe essere un interesse (se non altro per smentire le posizioni antiprobizioniste) altissimo da parte della stampa.
Eppure se cercate in rete le tracce della nostra conferenza, a parte l’articolo della brava Claudia Sensi su Terni in Rete e la ripresa del nostro comunicato stampa da parte di Umbrialeft, non troverete nulla ne’ in date precedenti ne’ in quelle seguenti alla conferenza.
Come mai questo improvviso disinteresse?
Beh le ragioni le dovrebbero spiegare i direttori dei giornali suddetti, ma pensiamo che chiunque conosca gli interessi che ci sono nel mantenere la droga proibita e continuare a trattarla come il bau bau ideale per grandi e piccini un’idea se la possa fare.
Tornando alla nostra iniziativa, il Prof. Nocentini, docente di farmacologia all’università di Perugia ha illustrato dati ben chiari sulla pericolosità delle droghe (dati Lancet del 2010). E per pericolosità si intende non solo quella verso se stessi ma anche quella verso la società.
Come si vede l’alcool, perfettamente legale nel nostro paese per i maggiorenni, nonché con forti incentivazioni al suo consumo, è la droga più pericolosa del mondo. Poi vengono tutte le altre con alcune perplessità del professor Nocentini sull’ecstasy che lui in realtà ritiene più pericolosa di quanto illustrato in questa classifica.
Di fronte a questo la domanda che ci si pone subito è: “in base a che cosa lo Stato sceglie che il tabacco e l’alcool siano legali mentre la cananbis e l’LSD no?”
A dare un senso, o per meglio dire a spiegare il non senso dell’attuale legislazione ci ha pensato il Prof. Tincani che con il suo libro “Perché l’antiproibizionismo è logico e morale” rende bene l’idea dell’assurdità di miliardi e miliardi di euro spesi in ogni parte del mondo per una guerra che è impossibile da vincere. Avrebbe molto più senso cominciare a ragionare sulla “riduzione del danno” come si diceva un volta.
Consigliamo veramente la lettura del suo libro a chi non è potuto essere alla conferenza, per cercare davvero di capire di cosa si parla quando si parla di droga e della legalizzazione di questa.
Alessandro Chiometti
Un uccellino ci riporta la voce che “i soliti noti” abbiano commentato sui social network che a noi di Civiltà Laica mancava solo l’antiproibizionismo per essersi occupati di tutto e che su richiesta faremmo anche feste di matrimonio. Ci fa piacere comunicare a “i soliti noti” che sono male informati perché da tempo siamo disponibili anche per aiutare nell’organizzazione di cerimonie laiche fra cui matrimoni e unioni civili.
Sperando di non averli ulteriormente turbati attendiamo di ricevere le loro critiche ed obiezioni per iscritto (cosa ben diversa da fare i troll sulle pagine social); certo dovrebbero prima superare la loro paura del confronto con il mondo reale, ma un miracolo può sempre accadere.