Pur rinunciando a sparare sulla croce rossa, ovvero a esaminare da sinistra il programma del volto nuovo del Pd, al secolo Matteo Renzi, occorre almeno sottolineare che appare quanto meno folkloristico un candidato che vuole vincere le primarie di una coalizione rivolgendosi ai delusi della coalizione opposta. Ma tant’è, non è certo la cosa più strana che abbiamo visto in questa misera seconda Repubblica.
Limitiamoci quindi a ciò che ci interessa, ovvero come sono affrontate (se sono affrontate) le tematiche laiche nel programma di Matteo Renzi nei dodici punti messi nel suo sito promozionale sotto la voce “Idee”.
Testamento Biologico: non pervenuto
Eutanasia: non pervenuta
Costi della Chiesa (ovvero come recuperare sei miliardi l’anno di spesa pubblica): non pervenuta
Scuola pubblica: a parte la lodevole proposta di portare la quota coperta dagli asili pubblici dal 12 al 40% per dell’utenza italiana sotto i tre anni, le proposte di Renzi sono un po’ fumose e troppo generiche. Tanto per fare un esempio, affermare al punto 4.b.4: «Una revisione complessiva delle procedure di selezione e assunzione dei docenti, basata sulle competenze specifiche e sull’effettiva capacità di insegnare» vuole dire tutto e niente (o Renzi non vuole precludere qualsiasi strada in futuro?). Altri punti come il 4.b.3 che dice: «incentivi ai dirigenti scolastici basati sulla valutazione della performance delle strutture loro affidate» sembrano, pure in questa forma così sintetica, penalizzanti per strutture scolastiche piccole e periferiche.
Ad ogni modo è bene rilevare che il problema dei finanziamenti alla scuola privata (che costituzionalmente dovrebbero essere senza oneri per lo stato) è stato semplicemente ignorato, forse a Firenze non si è avuta notizia del fatto che lo Stato spende 600 milioni l’anno (fra contributi statali e locali) per i finanziamenti alle scuole private. Come del resto non si dice una parola sul costo dell’insegnamento della religione cattolica che è di 1,5 miliardi/anno.
Fecondazione assistita: anche se non c’è scritto a chiare lettere di abolire la vergognosa legge 40 (peraltro ormai quasi completamente smantellata da sentenze costituzionali ed europee), il riferimento a una nuova legge da fare secondo le indicazioni dell’Hfea (Human Fertilisation and Embryology Authority) ci dovrebbe far dormire sonni tranquilli
Difesa e applicazione della legge 194 sull’aborto: non pervenuta
Divorzio veloce: «Una forte riduzione dei tempi per divorziare quando c’è il consenso fra le parti e in assenza di figli». Bene, sarebbe ora.
Coppie di fatto: «Registrazione delle coppie di fatto di qualunque orientamento sessuale al fine di riconoscere diritti, doveri ed interessi di carattere patrimoniale ed amministrativo»
Matrimonio omosessuale: Matteo Renzi propone la civil partnership, ovvero, con parole sue: «Creazione di un istituto che riconosca giuridicamente il legame d’amore ed il progetto di vita delle coppie dello stesso sesso garantendo da questo impegno pubblico diritti e doveri assimilabili a quelli discendenti da matrimonio: di cittadinanza, di assistenza, di successione e di equiparazione a livello fiscale e pensionistico». In pratica un matrimonio che non vuole chiamare matrimonio, ma non nomina l’adozione dei bambini.
Adozione per i single: non pervenuta
Qualcosa c’è e qualcosa manca del tutto. Su dieci punti laici quattro hanno proposte accettabili, uno è da rivedere, cinque mancano del tutto. A voi il giudizio.
Alessandro Chiometti