[attenzione: spoiler inside]
[voto 6,1/10]
Il divo Tom Cruise torna alla fantascienza dopo il non riuscitissimo Oblivion, le cose vanno un poco meglio, ma siamo comunque lontani dai livelli di Minority Report che nel genere è il suo ruolo più riuscito.
Emily Blunt invece ci torna dopo il disastroso Looper e anche qui il regista (Doug Liman, ricordabile solo per aver diretto The Bourne Identity) le riserva un film con un grossolano errore di trama spaziotemporale. Se due indizi ancora non fanno una prova consigliamo all’attrice di stare molto attenta d’ora in poi ai copioni che propongono loop temporali. Al terzo caso cominceremo a sospettare che lei porti sfortuna.
La trama è interessante: la terra è invasa dagli alieni, e fin qui niente di nuovo ne conveniamo, questa volta tocca ai “mimic” che sembrano inarrestabili. Particolare di questi è di essere di tre tipi, il guerriero semplice (la maggioranza), l’alfa (raro) e l’omega (unico).
Tutti sono diramazioni dell’unico omega che ha la capacità di resettare il tempo quando le cose vanno male, ma questa proprietà può essere trasmessa agli umani se entrano a contatto con il sangue dell’alfa.
E’ quello che succede al maggioreWilliam Cage, degradato soldato semplice alla vigilia della controffensiva umana sulle spiagge della Francia, costretto ad unirsi allo sbarco nonostante la sua volontà. Ed è quello che era successo tempo prima all’eroina di guerra Rita Vrataski che aveva guidato con successo gli umani al riscatto nella battaglia di Verdun.
In pratica il soldato Cage rivive centinaia di volte il giorno del suo risveglio dopo la sua degradazione (è importante sottolineare il dopo), con l’assegnazione allo squadrone J e il successivo sbarco sulle spiagge francesi dove la prima volta muore uccidendo un mimic alfa ed entrando a contatto con il suo sangue, acquisisce quindi la capacità di resettare il tempo, e ripete le sue azioni fino a quando, come in un videogioco, non capisce le mosse adatte a vincere la battaglia e andare ad uccidere l’omega.
Rita Vrataski lo aiuta (centinaia di volte), perché anche lei aveva questa capacità, ora persa per un successivo dissanguamento ed è l’unica che può credere a quello che gli sta succedendo.
Insieme scoprono che l’omega si trova a Parigi e convincono lo squadrone J ad appoggiare la loro folle missione non ufficiale per ucciderlo e porre così fine alla battaglia. Ma prima di partire per Parigi anche Cage perde la sua abilità di resettare il tempo a causa di una ferita che gli fa perdere molto sangue quindi sanno che hanno un’unica possibilità
Inutile dire che la missione va a buon fine ma a prezzo delle vite di entrambi, Cage nell’ultimo gesto eroico lancia le bombe nell’Omega che esplode.
Ora se il film fosse finito qui meritava un 7,5/10, per costruzione, originalità ed effetti speciali. Il problema è che la voglia del lieto fine gioca un brutto scherzo al regista: la salma di Cage galleggia e viene raggiunta dal sangue dell’omega morto. Cage riprende vita e resetta di nuovo il tempo svegliandosi un paio di giorni prima mentre sta giungendo a colloquiare con lo stato maggiore (e non era ancora degradato) e quando atterra lo informano che una misteriosa esplosione a Parigi ha reso inattivi tutti i mimic quindi raggiunge Rita, che chiaramente non lo conosce e tutti vissero felici e contenti tranne i cinefili esperti di viaggi nel tempo.
Doppio errore madornale: 1) se il tempo è stato resettato da Cage con la sua morte la missione per andare a uccidere l’omega ci deve ancora essere e nessuno può averlo fatto; 2) la missione che uccideva l’omega era la sera prima dello sbarco e non due giorni prima dello sbarco.
La tentazione di bocciare tutto il film è forte, lo salviamo con una sufficienza stiracchiata perché ci ha fatto passare due ore piacevoli prima del lieto fine obbligato.
J . Mnemonic