Chiunque, nel nostro Paese, la pensi come la pensi, non può che provare rispetto ed ammirazione per Eugenio Scalfari, fondatore de ‘La Repubblica’ nonché nonagenario ancora in gamba e, come giornalista, ancora con pochi rivali. Proprio per questo mi risulta difficile capire la deriva in cui è ultimamente incorso-lui che si dichiara ferreo non credente-per quanto riguarda il discorso con e sulla religione. Diede, mesi fa, una sconcertante prova di sé con lo scambio epistolare intrattenuto col da lui ammiratissimo Papa Francesco, al quale pose domande ‘fondamentali’-se posso permettermi: insulse-come “se una persona non ha fede né la cerca, sarà perdonato dal Dio cristiano?”. Che avesse, sottosotto, simpatia a parte, la TENTAZIONE di cogliere Bergoglio in castagna? Tentativo fallito. Com’era immaginabile. E va be’!(1)
Ma quello che m’è capitato di di lui leggere ultimamente, è tale da togliere il fiato. Eugenio vuol farci capire qual è l’esatto senso da attribuire a Gesù figlio di Giuseppe, detto Cristo (v. ‘Perché Gesù è il mito universale’ L’Espresso 120614). Perché secondo lui è necessario capirlo? Ma perché dopo la ripresa del discorso religioso, e soprattutto, interreligioso, che languiva da oltre due secoli (sic!), e questo grazie all’amato Papa Francesco, l’attenzione, anziché sulla figura di Gesù, si è appuntata solo sul cristianesimo come dottrina e su figure di questa caratterizzanti. Cita: gli apostoli Pietro e Giovanni, Paolo, Agostino, Gregorio VII, Francesco d’Assisi, Duns Scoto, Lutero, Calvino, Giansenio,.. SPINOZA!!(2) Spinoza in mezzo a quegli altri?! Ma sogno.. o son desto?! E va be’!(1)
Era quello, che invece si doveva fare, in vista di un possibile, ed anzi, auspicabile ritorno del POLITEISMO(!!). Quello che tutti aspettavano! Cin cin! Ma ecco svelato il mistero dell’enigma-Gesù. Egli è una figura mitologica che “riassume e contiene” tutte quelle che l’umanità ha saputo immaginare, Atena, Apollo, Dioniso, Ermes, Afrodite, financo Mosè e Buddha! (scusate, ma Siddharta Gautama – il Buddha – non è un personaggio storico?) E va be’!(1) È il mito che contiene in sé tutti gli altri miti. E come tale è moderno ed.. ETERNO! Neppure il minimo accenno, da parte sua, ad una qualche analisi storica dei tempi e luoghi che ebbero come attore l’uomo di Nazareth. Per rendere più convincente la sua orgia irrazionalistica, Eugenio ad un certo punto azzarda questa affermazione: “Gesù per i credenti è il figlio di Dio, che si è incarnato assumendo su di sé.. Per i non credenti è un personaggio storicamente inesistente, inventato da..” Che affermazione è?
Detta tanto per dire! Io, non credente fin nelle midolla, sono ben convinto che il di Giuseppe sia, invece, effettivamente esistito. Chiamo a mio supporto uno dei massimi biblisti mondiali, lo statunitense Bart D. Ehrman, del quale recensii in tempi remoti (v. ‘Jesus Christ Superballs’ ) il saggio ‘Gesù non l’ha mai detto – millecinquecento anni di errori e manipolazioni nella traduzione dei vangeli’(Mondadori). Studente biblico, perse la fede proprio approfondendo la conoscenza delle scritture, e oggi si definisce agnostico. Nel suo più recente saggio, ‘Gesù è davvero esistito?’, egli si diverte a far piazza pulita di tutti gli argomenti dei cosiddetti ‘miticisti’, cioè di quella frangia minoritaria di biblisti che, appunto, sostengono che il Nazareno sia un personaggio d’invenzione, mai fisicamente esistito. Non l’ho ancora letto, ma tutte le recensioni su di esso incontrate assicurano che gli argomenti addotti da Ehrman sono fondati e inoppugnabili. Cari amici laici, so che nel nostro ‘schieramento’ è un po’ diffusa, non molto, per fortuna, la TENTAZIONE di.. ‘tagliare corto’, per così dire, e dare così ragione a Scalfari, miticista che più di così.. Beh, non corriamo più simili rischi. Smettiamola del tutto. Per favore! Resta solo ora di tentare di far capire ad Eugenio, e non solo, i veri motivi dello straordinario successo di quel gran personaggio, ed in qual senso è da considerare un.. ‘mito’. Un ottimo inizio di risposta a questo complesso tema, viene da una fonte insospettabile. Conservo la registrazione di una puntata del programma ‘Stargate – linea di confine’(La7) dedicata a ‘Gli ultimi giorni di Gesù’, nel corso della quale interviene il frate-archeologo Padre Michele Piccirillo, detentore di prestigiosi incarichi, attivo specialmente a Gerusalemme, e purtroppo scomparso nel 2008. Facendo il punto sulla vicenda del di Giuseppe, egli afferma: “.. nella Chiesa l’abbiamo un po’ ADDOMESTICATO (ma va’!! ndr.).
In realtà, ritrasposto nel contesto della storia del I secolo, delle sollevazioni e dei fermenti che c’erano all’interno della comunità cristiana, specialmente durante l’occupazione romana, Gesù ha fatto di tutto per prestarsi al MALINTESO. Anche se lui predicava un messianismo che non era quello degli altri, di guerra contro i romani, ma di tenere separate le due entità-date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio-in realtà faceva di tutto per confondere la gente, e lui è rimasto vittima, proprio, di questa sua IMPRUDENZA PROFETICA”. Ci troviamo dunque di fronte ad un personaggio del tutto CAOTICO; uno che si.. ‘divertiva’ ad applicare tecniche di confusione, e nessuno parli di casualità. Il comportamento era applicato scientemente e scientificamente. Perché? Qui non importa. L’importante è che questa sua.. ‘poliedricità indotta’ lo abbia poi reso il soggetto ideale, oltre le sue stesse intenzioni, certamente, perché ogni.. ‘malintenzionato’ se lo potesse rigirare-‘addomesticare’, per dirla con Padre Michele-per i più regali comodacci suoi. Il di Giuseppe è un mito nel senso nel quale, nel linguaggio giovanile, si può dire ironicamente a qualcuno: “sei un mito!”. E adesso basta sennò va a finire che m’arrabbio pure.
Alessandro Petrucci
Note. (1) come disse, con aria sconsolata e anche un po’ ironica, il giornalista de La7 Armando Sommajuolo, tornato sul video dopo l’andata in onda del servizio su Papa Francesco che presentava la MISERICORDINA. Da fargli un monumento! Dico, a Sommajuolo. (2) Spinoza escluse ogni possibile genere di trascendenza e ‘ridusse’ dio alla Natura (deus, sive natura). Uno dei pensatori più antireligiosi di cui l’umanità possa onorarsi. Per lui LE religioni sono solo un mezzo occulto per ottenere ‘l’obbedienza’.