[voto 4,5/10]
[attenzione spoiler]
Cominciamo a vedere questo film con le migliori intenzioni, il rank è ottimo in tutta la triade Imdb-Rotten Tomatoes-Mymovies, ce ne hanno parlato bene, ed è stato anche premiato al Sundance festival che insomma è sempre sinonimo di garanzia.
Dopo mezz’ora di film siamo costretti ad andarci a prendere una Red bull, la regia di Robert Eggers è lentissima, non c’è neanche quella sensazione di malessere e inquietudine che dovrebbe esserci per sostenerla. Insomma un film horror può essere lento ed anche lentissimo ma deve avere quel senso di malato disturbante che giustifichi la visione. Insomma lontano anni luce da “The Village” di Shalyman per citare un horror dal ritmo lento ma pure coiunvolgente.
La trama poi va oltre il concetto del “già visto”, si parla di streghe nel New England, figuriamoci. Per dirci qualcosa di nuovo devi essere davvero un genio, e non è questo il caso.
La famiglia di William cacciata dalla comunità puritana va a vivere ai bordi della foresta sperando di vivere autonomamente. Dopo poco tempo il piccolo Samuel appena nato viene rapito sotto gli occhi di Thomasin, la figlia più grande, e massacrato da una strega del bosco per i suoi malefici (forse l’unica scena davvero inquietante di tutto il film). Thomasin per questo entra in conflitto con la madre che d’accordo con il marito suggerisce di rimandarla in città dove potrà servire qualche famiglia più benestante. Il fratello Caleb cerca di salvarla andando con lei a caccia nella foresta per racimolare l’essenziale per la sopravvivenza della famiglia, ma fa una brutta fine incontrando la strega e perdendo il cavallo. Cose di cui verrà nuovamente incolpata Thomasin anche dai gemelli più piccoli a cui per mettergli timore e farli star buoni aveva detto in precedenza di essere una strega. Finale che recupera un po’ il ritmo (ma non troppo) e si scopre che la famiglia ospitava il diavolo che aveva assunto le sembianze del vecchio caprone Black Philipp (ma pensa te!) che controlla tutte le streghe del bosco e da questo momento anche la nuova adepta Thomasin.
Storciamo il naso, vorremmo dargli un 5.5 per dire “senza infamia e senza lode” quando arriva il colpo di genio del regista! “Questa storia è tratta da veri appunti e testimonianze del New England”.
Ah beh allora cambia tutto… Quindi? Cosa ci vuoi dire tale Robert Eggers che le streghe esistevano davvero? Che non erano solo nelle menti dei folli inquisitori puritani colpevoli di aver ucciso indiscriminatamente, solo nel New England, centinaia e forse migliaia di povere donne che avevano la sola colpa di essere troppo indipendenti o di essere antipatiche a qualcuno o di usare infusi medicinali meglio dei dottori di allora?
“Ma è un film horror”, direte voi. Appunto è un film horror, e come tale tutto è concesso purché non si abbia la pretesa di raccontare “storie vere” perché in quel caso entrate in un campo di gioco totalmente diverso e dovete dimostrare ciò che raccontate.
Morale della favola, un punto in meno di valutazione e di certo non faremo a corse per vedere l’opera seconda di questo Robert Eggers.
J. Mnemonic