Lo sappiamo oggi per acquisire un minimo di visibilità per l’intellettuale basta scegliere fra riabilitare il medioevo, riabilitare Pio XII o infangare Darwin.
Stefano Della Casa del giornale Wired sceglie la prima delle tre soluzioni. Dichiara solennemente che lo Ius primae noctis non è mai esistito e voilà! L’articolo viene condiviso, pensate un po’, anche dalla pagina facebook dell’Uaar.
Ora la notizia non è nuova, da tempo sappiamo che effettivamente non ci sono giunti documenti scritti che attestino un’effettiva esistenza dello ius primae noctis. Per la gioia di coloro che al medioevo vorrebbero tornarci, ovviamente.
Ora che Wired, giornale on line che pure da sempre stimiamo senta il bisogno di fare un articolo abbastanza inutile ci può anche stare; che l’Uaar (unione degli atei e degli agnostici razionalisti) lo condivida scrivendo “un pò di chiarezza sulla leggenda attorno alla leggenda dello ius primae noctis” anche no.
Ad ogni modo leggendo li pezzo apprendiamo (o per meglio dire ci vengono confermate) cose meno entusiasmanti per i nostalgici medievalisti.
Per esempio: “[…]una legge svizzera dava al signore il diritto di violentare la sposa a meno che non gli fosse stata versata una sorta di tassa. Essendo la somma richiesta pienamente alla portata di un contadino, è difficile immaginare che si preferisse uno stupro pur di evitarla.”
Che il contadino avesse sempre i soldi per pagare questa tassa ci sembra un’estrapolazione abbastanza azzardata, ad ogni modo sembra quindi accertata l’esistenza di leggi medievali che, per lo meno, presupponevano il fatto che il Signore feudale potesse violentare la sposa.
Continuando la lettura: Bisognerebbe inoltre chiedersi perché questi signori avrebbero dovuto darsi tanta pena nell’imporre le proprie voglie con una specifica legge legata ai matrimoni. La loro posizione già garantiva libertà di stupro di ogni cortigiana, senza necessità di cercare altre vittime nella popolazione dei villaggi, magari malate e denutrite.
Ma come? Avevamo appena capito che i contadini si trovavano così bene che potevano pagare qualunque tipo di tassa e ora scopriamo che le loro mogli erano malate e denutrite? Mah, ci sentiamo un po’ confusi… ad ogni modo ci basta sapere che “questi signori” avevano libertà di stupro su ogni cortigiana per dire che sì, è proprio evidente che la cattiva fama del medioevo è immeritata, come del resto chiosa lo stesso Della Casa: “[…]la cattiva fama di questo periodo storico è stata soprattutto costruita da autori rinascimentali che cercavano di esaltare la modernità a scapito dei secoli precedenti.”
E tutto questo perché dello ius primae noctis non ci è giunto un documento scritto. Il fatto che i signori feudali stuprassero chi volevano o mettevano le tasse sul matrimonio che se non pagate con il contante andavano pagate sessualmente dalla moglie, sono dettagli.
E poi l’ex-segretario dell’Uaar si lamenta su Left che in Italia nessuno si ricorda del XX settembre…
Alessandro Chiometti
p.s. provocazione gratuita, invece il certificato di nascita di Gesù Cristo ce l’abbiamo vero?