Da qualche anno il mio attivismo è piuttosto contenuto: i vecchi tempi me li sono lasciati alle spalle perché si vive una volta sola, ma non ho smesso di tenere sotto controllo quello che mi accade intorno ed il fatto di non guardarlo con la stessa attenzione quotidiana che avevo più di dieci anni fa non ha peggiorato il mio spirito di osservazione, perché le cose viste dall’alto non permettono di notare alcuni particolari che si vedrebbero solo “volando alle quote basse del quotidiano” ma permettono spesso di avere un’idea di cosa avviene al cosiddetto “livello strategico”.
Chiarisco subito che non sono un accanito filo-europeista (l’Europa ha i suoi difetti ed i suoi problemi), in realtà in origine non ero neanche un accanito anti-sovranista ma nel giro di un tempo finito lo sono diventato e in questa sede spiegherò il perché.
Dell’Europa ho una visione molto razionale e molto poco ideologica e posso sintetizzare velocemente il mio pensiero affermando che qualunque soluzione si dovesse adottare per il futuro dell’UE e per la permanenza di questo paese all’interno della stessa unione (sfasciare tutto ed uscirne, restarvi nelle attuali condizioni oppure procedere verso gli Stati Uniti d’Europa) non porterà ad alcuna panacea e produrrà comunque in un senso o nell’altro problemi da risolvere, e già so che in questo paese ci sarà qualcuno che a cose fatte si lamenterà perché al momento del passaggio aveva la testa da un’altra parte.
Non pretendo di rivelare verità nascoste, perché certi fatti sono alla portata di tutti, ma pochi si preoccupano di evidenziarli nella misura in cui intendo farlo in questa sede.
Facciamo un salto indietro di tre anni: sono le ultime settimane del il 2016, è passato un semestre dal referendum sulla Brexit, gli echi e le urla di dolore per la recente situazione in Grecia sono ancora nell’aria e facendo zapping qua e là su youtube mi imbatto nel video di un post-adolescente un po’ alternativo che, con un’affascinante stile dialettico in un soliloquio non poco autoreferenziale, argomenta sulla situazione mondiale generata dal liberismo economico; all’epoca non conosco ancora il suo nome, per me è uno dei tanti ragazzini influencer che dicono la loro in rete per avere un poco di visibilità, ma il suo argomento preferito sembra essere quello di abbattere l’Unione Europea.
Un indizio è un indizio !
Contemporaneamente però noto anche qualche altro influencer che dice più o meno le stesse cose in stile diverso: un certo Paolo Barnard divulgatore della teoria monetaria definita con l’acronimo MMT, il quale realizza diversi interventi su svariati argomenti (qualcuno forse anche condivisibile), ma c’è sempre quel tasto su cui picchiare: “la cattiva UE che ci ha levato la sovranità monetaria mentre prima eravamo tanto felici perché non ci preoccupavamo né dell’inflazione, né del debito pubblico”.
Due persone che apparentemente non si conoscono, ma che nello stesso periodo dicono più o meno le stesse cose.
Due indizi sono una coincidenza !
Può sembrare un argomento slegato, eppure sempre in quel periodo partono i vari video sul “Nuovo Ordine Mondiale” (accusato di voler diffondere l’omosessualità, di aver architettato una non ben identificata riduzione della popolazione mondiale, di voler distruggere le identità nazionali) che guarda caso viene richiamato in un paio di occasioni dallo stesso Barnard (più per prenderne le distanze che altro), sugli inevitabili vaccini, sul piano Kalergi, sulle trame del panfilo Britannia e su come una certa sinistra sarebbe stata autrice del liberismo economico che ci avrebbe portati allo sfacelo.
Qui iniziano a farsi strada i miei primi dubbi !
La Sinistra autrice del liberismo economico ? … ma il liberismo non è stata un’invenzione della destra atlantica dopo decenni di economia keynesiana ? … Non è stata un’iniziativa di Ronald Reagan e di Margareth Thatcher che poi volenti o nolenti ci siamo portati dietro nei decenni successivi ? … La parola “libero mercato” non era sulla bocca di tutti i vari portavoce di Berlusconi nella sua prima campagna elettorale del 1993-94 ?
L’icona principale è stata poi sempre in quel periodo l’apparizione improvvisa di un uomo che non avevo mai sentito o che, qualora lo avessi mai sentito, era stato per me così insignificante che non avevo avuto il bisogno di tenerlo a mente: George Soros !
Dopo un paio di mesi che il suo nome ricorreva in ogni angolo della rete, una parte di me si augurava sinceramente di non incontrarlo mai dato che dalla sua immagine costruita sul web mi appariva come un misto tra Sauron, Voldemort e Keyser Soze; un’altra parte si augurava invece di incontrarlo perché da quel che veniva raccontato su di lui sembrava in grado di elargire soldi all’intero pianeta per i servizi più strani.
Qualcosa non mi tornava ! … Non mi tornava che tutto questo romanzo di fantapolitica arrivasse in maggioranza da destra oltre che da una sparuta sinistra estrema, ma quello che mi tornava ancora meno era il fatto che dall’altra sinistra, la sinistra che per molti versi non poteva più esser definita tale e alla quale in quel momento sembravano essere attribuiti tutti questi elementi di odio mediatico, nessuno alzava una sillaba per cercare di contraddire questa marea di leggende metropolitane che le venivano attribuite.
Mi sono accorto nello stesso tempo che diverse mie conoscenze vicine e lontane, se non addirittura parenti, erano finite vittime di quella che ai miei occhi appariva sempre più come una farsa mediatica.
Passano i mesi, passa tutto il 2017 ed il primo 2018, durante tutto tale periodo continuano ad apparire i video in cui gli euro parlamentari inglesi aggrediscono verbalmente l’UE accusandola di dirigismo, mentre non si contano più i commenti di disapprovazione all’Europa riportati negli stessi video.
Compaiono nuovi video del ragazzino influecer che avevo visto tempo prima: ora è cresciuto e viene invitato in alcuni programmi televisivi a propagandare le sue idee catto-fasciste servite con un’etichetta di sinistra.
Si presenta come un marxista, ma parla come un fanatico della destra hegeliana.
Scopro finalmente il suo vero nome: Diego Fusaro ! … Allievo del fu Costanzo Preve che a sua volta era un grande apprezzatore di Ratzinger, nonché autore dello slogan Religione dei Diritti Umani, nonché uno dei primi utilizzatori del termine Nuovo Ordine Mondiale, nonché creatore della corrente filosofica che allo scrivente potrebbe tranquillamente apparire con la definizione di polemismo autoreferenziale.
Ho scoperto dopo che negli ambienti più altolocati della cultura italiana tali personaggi vengono definiti rosso-bruni perché effettivamente lo stesso Preve ha più volte richiamato nelle sue opere il superamento del dualismo destra-sinistra, concetto che di per se stesso sotto alcune condizioni sarebbe anche plausibile se non fosse che di fatto in Italia si è tradotto in un semplice e rozzo travestimento di sinistra da parte della peggiore destra nostrana.
In tale sede Preve è diventato addirittura una sorta di idolo per alcuni fan della suddetta destra che si atteggia ad essere intellettuale.
Col tempo compaiono anche un po’ di ulteriori informazioni interessanti su chi sia il Sig. Paolo Barnard, sui suoi rapporti con Casapound, e sui suoi rapporti di attivismo con Giuseppe Povia nella diffusione della MMT (stiamo parlando proprio del Giuseppe Povia dei “Bambini fanno ooh” e di “Luca era gay” … un nome: una garanzia !).
Arriva anche il nuovo intellettuale antieuropeista dell’ultima ora Francesco Amodeo che viene invitato sempre su CANALE ITALIA (rete televisiva regionale presente nella maggior parte delle “terre leghiste” del nord est) per pubblicizzare il suo libro LA MATRIX EUROPEA, ossia un’opera che, pur facendo riferimento a dati oggettivi riscontrabili, costruisce una trama artificiale dietro la creazione dell’Unione Europea la cui coerenza nell’unire tutti i vari elementi probatori in alcuni momenti appare di gran lunga meno credibile delle considerazioni dei pastafariani che indicano il calo della pirateria come motivo dell’aumento del riscaldamento globale.
Ma la rete che più di tutte gioca un ruolo dominante in questa strategia è Byoblu perché con estremo garbo mediatico riesce a crearsi un’aura di credibilità invitando anche alcuni personaggi di spicco che mai ci saremmo augurati di vedervi.
In questo nuovo approccio che sembra studiato a tavolino, i quotidiani escono la mattina, i telegiornali arrivano ad orari cadenzati, mentre Facebook, Twitter, Youtube e Whatsup raggiungono ogni singolo utente in ogni istante della giornata: ogni cittadino dotato di uno smartphone può essere bombardato costantemente come il maestro Goebbels insegnava.
Il terreno mediatico è stato così ben imbevuto di un bell’antieuropeismo nazionalista, chiamarlo “terreno” anche in senso figurato sarebbe un azzardo perché in realtà somiglia più ad una palude mefitica dove il primo “vuoto a perdere mentale” può sparare i suoi slogan estremisti attraverso il mezzo telematico che preferisce.
In teoria i tre indizi che costituirebbero la prova li avremmo totalizzati da un pezzo, ma ci manca ancora il movente di tutta questa manovra.
Lo scenario è pronto per le elezioni del 2018, le parole d’ordine principali, ripetute come un mantra in ogni social e su ogni media disponibile, sono:
- L’unione Europea è un complotto per levare la sovranità monetaria agli stati
- Le élite di burocrati ci opprimono con il loro dirigismo
- I politici del PD (i pdioti) sono traditori della patria perché ci hanno portato nell’euro senza consenso popolare
- I Comunisti hanno creato il capitalismo liberista privatizzando tutto
- Il piano Kalergi vuole sostituire la popolazione occidentale con le popolazioni musulmane di colore
- Non vogliamo finire come la Grecia
- Tutti quelli che sono schierati contro tali posizioni sono pagati da Soros
In questa sede non intendo fare alcun commento sul governo giallo-verde che ne è uscito fuori perché sarebbe uno sparare sulla croce rossa, ma voglio arrivare direttamente alla caduta dello stesso perché proprio in quei giorni sale agli onori della cronaca il famoso “Empeachment Savoini”.
Come mai la Russia sarebbe stata tanto interessata a finanziare la campagna elettorale della Lega ?
Qui le cose iniziano a rivelare un sentore che aleggiava nell’aria da tempo: dopo le sospette intromissioni telematiche degli influencer di Putin nelle elezioni americane, per quale ragione un ex presidente del KGB non dovrebbe utilizzare la stessa arma contro la ben più debole Europa ?
E se anche oltre oceano si fosse fatto uso di tecniche similari sempre contro l’Europa ?
Guarda caso agli inizi del 2019 su INTERNAZIONALE appare un articolo che spiegava come fosse nato il fenomeno del demone Soros ad opera dello stratega politico americano Arthur Finkelstein e che improvvisamente rende plausibile tale ipotesi.
Non che con tale articolo si voglia sollevare Soros dalle sue responsabilità, ma certo la sua figura ne esce ampiamente ridimensionata.
Fin qui si può capire come mai due superpotenze temano la nascita di una terza sul vecchio continente al punto da arrivare a finanziare dei partiti politici al suo interno che si oppongano a tale intento, ma chi all’interno dei singoli stati dell’UE avrebbe interesse a sabotare l’unione ?
In teoria troppi sarebbero i soggetti che hanno un tale interesse ed una traccia l’abbiamo avuta dalla stessa Brexit: non è un fatto molto noto, ma nel Regno Unito esiste il federalismo fiscale, nel senso che chi vive a Londra paga un botto di tasse mentre esiste una cricca di plutocrati straricchi che hanno la possibilità di trasferire la propria residenza nonché la sede della propria attività nelle isole del canale (i famosi paradisi fiscali del Regno Unito) avendo tasse infinitamente più leggere e scaricando così l’onere fiscale sul resto della popolazione britannica e creando così una bella diseguaglianza sociale; l’UE aveva imposto di mettere fine a questa disparità e questa è stata la causa cha ha spinto i conservatori inglesi a soffiare sul fuoco della Brexit (per conservare i propri luridi privilegi) inventando campagne diffamatorie costruite su notizie false condizionando lo stesso elettorato; si tratta degli stessi individui che su youtube inveivano contro il parlamento Europeo accusando gli eurodeputati di essere evasori fiscali (classico esempio di “Alce che dice cornuto all’orso”) e accusando di “dirigismo” una Unione Europea che non chiedeva nient’altro che la parità di trattamento dei propri cittadini.
Noi in Italia non abbiamo una simile situazione che giustificherebbe l’Italexit, ma ne abbiamo avuta una non certo migliore di cui abbiamo visto gli effetti tra la fine degli anni 40 e l’inizio degli anni 90 del XX secolo: tra i primi governi democristiani e gli ultimi governi del pentapartito.
In quel tempo in cui l’Italia era uno stato-nazione aveva la sovranità monetaria quindi chi era al governo aveva la mano sul rubinetto del denaro da immettere nel sistema economico nonché libera facoltà di emettere Bot a più non posso aumentando a piacimento tanto l’inflazione quanto il debito pubblico: i due elementi che Barnard ha sempre presentato come “trappole propagandistiche per levare sovranità agli stati” glissando sul fatto che a causa di tale politica nei primi anni 90 la lira era una delle peggiori valute del pianeta (se non la peggiore) e che gli anni 80 non erano poi questa età dell’oro a cui siamo stati strappati dalla cattiva Europa.
Lo scopo di questa enorme massa di denaro era quello di finanziare grandi appalti statali (molti dei quali servivano per realizzare cattedrali nel deserto) da assegnare ad una certa imprenditoria che ricambiava con consenso politico e tangenti di stato garantendo così la permanenza al governo del dispensatore di valuta.
Adesso questo gioco, con la valuta che viene emessa solo dalla BCE e con il pareggio di bilancio imposto dall’UE, non si può più fare e ci si deve accontentare delle poche tangenti realizzabili con la valuta in circolazione.
Chi sta al governo si deve inventare altri trucchetti per poter conservare all’infinito la propria presenza sulle poltrone istituzionali e non sempre i nuovi trucchetti permettono di sopravvivere tra una legislatura e l’altra: forse se dobbiamo ringraziare l’Europa di qualcosa è soprattutto per averci finalmente garantito un’alternanza al governo.
Ecco spiegato il perché di questa marea di slogan antieuropeisti così violenta: una massa di analfabeti funzionali, a cui è stata messa in testa l’idea che fuori dai confini qualcuno ci vuole tanto male, spinti a fare quadrato intorno ad una presunta violazione della sovranità nazionale per i loschi interessi del clientelismo politico nostrano.
Stessa tecnica della Brexit, ma per interessi leggermente diversi.
Arriva la pandemia COVID-19 ed il gioco si fa più pericoloso: il nuovo slogan è che l’Europa non ci aiuta.
Le fake news sull’Europa non si contano più ed intanto le ipotesi di coinvolgimento di interessi stranieri nella propaganda anti-UE iniziano a diventare terribilmente verosimili.
Lega e FdI attaccano il PD che avrebbe fatto chiudere il Forlanini a Roma, ma glissano sulla regionalizzazione della sanità voluta dalla Lega all’epoca di Bossi, glissano sulle privatizzazioni della sanità in Lombardia targate Lega-Formigoni che hanno portato allo sfacelo delle strutture in quella regione.
Durante le settimane della pandemia la Lombardia amministrata dalla Lega registra il più alto numero di contagiati dell’intero paese ed oltre la metà dei decessi, il tutto accompagnato da risposte da liceali via mail ai medici che suggerivano di realizzare strutture per fronteggiare l’epidemia, procedure epidemiologiche ignorate in tutte la ASL territoriali, mappatura del contagio mai effettuata, e mentre il personale medico all’interno delle strutture sanitarie è carente di equipaggiamento protettivo, il Governatore Fontana fa spendere qualche decina di migliaia di euro per far pubblicità su tutti i media a quanto la presunta “collaborazione tra pubblico e privato” sarebbe riuscita a sconfiggere la pandemia (si è visto !); praticamente nel bel mezzo della pandemia per lui è stato più importante fare propaganda alla presunta bontà delle “privatizzazioni Lega-Formigoni” della sanità piuttosto che salvare vite.
Ancora Lega e FdI attaccano il MES pronosticando l’apocalisse e sbandierando la cattiveria Europea (portata avanti da Olanda e Germania) che non vorrebbero gli EUROBOND, finché non viene fuori che furono proprio loro durante il governo del 2011 ad approvare il MES, ma quando si tratta di votare gli EUROBOND per evitare il ricorso al MES la Lega vota contro.
Gli EUROBOND avrebbero smorzato la polemica ed il malcontento sul MES e la Lega non può permetterselo perché deve tenere alto il livello dello scontro politico anche nel mezzo di una catastrofe che coinvolge l’intero continente.
Ma il film non è ancora finito perché frugando tra le notizie di agenzia viene fuori che la corrente politica che in Germania che si oppone agli EUROBOND è legata a filo quadruplo con Salvini mentre la corrente omologa dell’Olanda è legata a filo quadruplo con la Meloni.
Si delineano così i contorni di una internazionale sovranista le cui intenzioni distruttive sono oramai ben chiare: disgregare l’Unione Europea con qualsiasi mezzo e con il sostegno di forze esterne per i luridi interessi locali di qualche élite.
Al termine di questa analisi viene legittimo porsi la domanda su chi sarebbe il vero traditore del proprio paese.
Francesco Saverio Paoletti