Arrivati a una decina di mesi dalle elezioni politiche, nonostante pandemie e guerre, puntualmente ricomincia lo spettacolo di saltimbanchi vari che elemosinano voti al fine di trovare una sedia comoda per i propri deretani. Meglio muoversi per tempo, non sia mai dovessero provare l’ebrezza di cercarsi un lavoro vero.
Come consueto per la propaganda elettorale si rispolverano all’uopo argomenti adatti a far confusione e mettere paura di qualcosa ai propri elettori. Argomenti quasi sempre tecnico-scientifici di cui i non addetti ne sanno poco e nulla, si infarciscono di termini triti e ritriti per aumentare il numero dei click e dell’audience, ci si aggiungono infine un paio di riferimenti totalmente fuori luogo, ma che fanno tanta paura alla pancia elettorale (sempre in voga i classici “nazisti”, “comunisti”, “terroristi” a cui si aggiunge la new entry “negazionisti”) et voilà il gioco è fatto.
E chi se non lui, Matteo Salvini, l’ex comunista padano, leader dell’ex Lega nord che è diventata Lega per tutta l’Italia (del resto un voto di Lecce vale quanto uno di Bergamo, e che diamine!) poteva aprire le danze della propaganda elettorale?
“[…]abbiamo presentato, con tante associazioni che difendono mamme e bambini, una proposta di legge di iniziativa popolare, su cui raccoglieremo le firme di tutti, contro la maternità surrogata, contro le donne oggetto e i bimbi venduti come merce, selezionando il colore degli occhi e venduti come oggetti.” ( https://www.open.online/2022/04/12/lega-salvini-proposta-legge-popolare-utero-affitto/ )
Poche idee e ben confuse certo! Usando però le parole adatte a scatenare la gioia (isterica) degli ultracattolici e attingere al serbatoio di voto che si dovrà pur riconoscere da qualche parte viste le batoste elettorali dell’impresentabile Popolo della Famiglia.
“Finalmente qualcuno che ci sta a sentire!” gongolano (di nuovo) i sedicenti pro-vita che ancora non hanno capito che il loro voto verrà usato per risparmiare sulla carta igienica di Montecitorio e Palazzo Madama il giorno dopo le elezioni.
Ovviamente la Gestazione per Altri Solidale (il nome corretto della proposta di legge che qualcuno, ostinatamente porta avanti seguendo quella vecchia convinzione che i Diritti Civili sono importanti) non prevede affitto di uteri né donne oggetto né compravendita di bambini. Né, tanto meno, selezioni del colore degli occhi (sic!), cosa che c’entra con l’argomento come il due di picche quando si gioca a rugby o come Matteo Salvini con la buona politica.
Ma non possiamo metterci mica a spiegare queste cose al Capitano, ci mancherebbe. Lui ha tanto da fare, tant’è vero che, stando a La Repubblica, l’ex felpa verde sfrutta la stessa conferenza stampa (a dimostrazione di quanto in realtà glie ne freghi della questione) per prendersela con Letta e dichiarare che, fosse per lui non metterebbe mai nuove tasse (certo, e poi il debito del recovery fund lo ripaghiamo con… con… con il coso… ma sì… col coso lì… suvvia il coso dai, quello di Zerocalcare).
Non contento, visto che la sentenza della Cassazione ha definitivamente sancito quanto fossero intelligenti e appropriate le sue dichiarazioni su Stefano Cucchi, non perde occasione per dichiarare che lui “[…] è contro ogni tipo di droga, senza se e senza ma.” Il Capitano non specifica se questa frase significa che vorrebbe quindi rendere illegali alcool, caffè, tabacco, cioccolato, tè e ogni tipo di medicina non omeopatica; ma come dicevamo mica può fare tutto lui. Il suo compito è di elemosinare voti, mica quello di formulare frasi e concetti coerenti.
Mettetevi comodi e preparate i popcorn che ci sarà da ridere in attesa delle prossime elezioni.
Alessandro Chiometti