1) Come è ampiamente noto, il Presidente del Senato Marcello Pera, il 21 agosto 2005, ha assolto il, sicuramente per Lui grato, compito di aprire il Meeting dell'Amicizia di Rimini con un discorso da par suo, coniugando sapientemente la forbitezza (l'eleganza) dell'eloquio (del modo di parlare) con la profondità della riflessione, che già il titolo imponeva e meritava: "Democrazia è libertà? In difesa dell'Occidente"

2) Ora, non essendo né possibile né giusto, tacere di fronte all'ennesima manifestazione di supponenza (arroganza) culturale, non esente, peraltro, da reale e/o strumentale non sufficiente conoscenza degli argomenti trattati, metteremo per iscritto quelle domande che la lettura integrale del testo ha suscitato in noi.
Siamo, tra l'altro, sicuri che se mai il Presidente del Senato venisse a conoscenza di queste domande e non avesse compiti ben più gravi da assolvere, sarebbe in grado sia di fornirci delle esaurienti e rassicuranti risposte, sia di "illuminarci d'immenso".
Abbiamo scelto questo metodo, non solo perchè lo stesso Marcello Pera inizia ponendosi tre domande, (e, quindi, forse, per una sia pure inconscia volontà di imitazione di siffatta Autorità accademica e statale), ma anche per altri due motivi:
– vogliamo evitare che si dica che ci si accanisce su singole frasi, estrapolandole dal contesto;
– non sarebbe possibile, in questa sede, commentare come meriterebbe un discorso lungo 9 pagine, anche perchè si tedierebbe il lettore incautamente avventuratosi nel sito di CIVILTÀ LAICA.

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