L'ipocrisia del libero arbitrio
Ogni individuo vivente che si è
avvicinato alla religione si è sicuramente posto una domanda fondamentale che
suona più o meno cosi: "se dio è tanto buono perchè c'è tutto questo male
nel mondo?".
La domanda, se posta ad un pastore
di anime, avrà una risposta mai semplice che cambierà a seconda della sua
religione, un Battista fondamentalista del Texas potrebbe rispondere che il
male colpisce solo e sempre gli uomini cattivi, e se a qualcuno è accaduta una
disgrazia evidentemente se l'è meritata (giustificavano così anche la schiavitù
delle razze ritenute inferiori), un Musulmano sarà senz'altro convinto che chi
è morto nella gloria di Allah è ricompensato nell'aldilà, un Buddista saggio
affermerà che i nostri concetti di male e bene sono limitati in quanto tale è
la nostra visione del ciclo vitale prima di giungere al Nirvana e cosi via.
Nessuna risposta però è cosi
ipocrita quanto quelle che si nascondono dietro al libero arbitrio.
Con questa definizione i cattolici
(e quasi tutte le religioni bibliche come i testimoni di Geova tanto per fare
un esempio) indicano il più grande regalo che dio (bontà sua) ha fatto all'uomo
quando l'ha creato. Ovvero, secondo tale concezione, noi uomini siamo liberi di
vivere seguendo o non seguendo le sue regole, la scelta sta a noi.
Definisco ipocrita perchè tale
risposta è assolutamente in contrasto con ciò che è scritto nei sacri testi, e
nasce evidentemente da una clamorosa mancanza di argomentazioni per
giustificare l'assenza di evidenze odierne dell'onnipotenza di dio.
Non è forse vero che la bibbia
racconta di innumerevoli fatti in cui la mano dell'altissimo è intervenuta
personalmente per modificare le sorti di una guerra o di un popolo? Non ha
forse fermato (sic) il sole che girava attorno alla terra? Non ha forse inviato
le piaghe contro il popolo egiziano per liberare gli Ebrei? E di seguito non ha
forse separato le acque del Mar Rosso e inviato la manna per salvarli da morte
certa?
Ma soprattutto il figlio di Dio (o
Dio in terra a seconda delle interpretazioni) ovvero Gesù, non ha convertito
tutta la Giudea a suon di miracoli? Vogliamo forse dimenticare la
moltiplicazione dei pani e dei pesci, la risurrezione di Lazzaro, la guarigione
dei cechi e degli infermi? Se, in nome del libero arbitrio Dio non può
intervenire nelle vicende umane, perchè Lazzaro è potuto risorgere dalla tomba?
Ma non è necessario parlare di
eventi biblici per evidenziare l'enorme contraddizione che si cela nel
nascondersi (oggi!) dietro al libero arbitrio, è sufficente ricordare come
ancora oggi l'esercito di santi recenti creato dal beneamato Papa Giovanni
Paolo II si sia conquistato la gloria celeste a suon di presunte guarigioni di
invalidi e malati.
Allora cari pastori di anime… mi
sapete dire dov'è il libero arbitrio nei (mi dicono verificati) miracoli di
Padre Pio? O forse mi volete dire che ci sono delle eccezioni alle regole?
Mah!
Rimanendo (ovviamente) nel dubbio mi
preme ricordare che la bibbia è composta per l'80%, almeno, di racconti di
miracoli e di aiuti del sommo fattore atti a facilitare l'esistenza dei suoi
popoli eletti, e quindi, a mio personale giudizio, l'assenza di un suo
intervanto diretto nei confronti di chi lo prega e si rivolge a lui rimane del
tutto ingiustificata.