Family Day e Coraggio Laico: voi dove eravate?

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Sabato 12 maggio 2007 è stato il giorno delle due piazze di Roma a
confronto sul tema dei DICO, il disegno di legge che riconosce alcuni
diritti alle coppie di fatto (anche quelle omosessuali).


A San Giovanni
il "Family Day", organizzato dalle associazioni cattoliche che non
vogliono che un'altra forma di "famiglia" si affianchi a quella
tradizionale ed eterosessuale, a Piazza Navona il "Coraggio Laico",
organizzato dalla Rosa nel Pugno a favore, invece, del disegno di legge.
Chi era presente alle manifestazioni sa cosa è stato detto e quale era
lo spirito delle due iniziative. Tutti gli altri hanno invece ricevuto
dai mass-media la solita lettura sbagliata, affetta dalle lacune
culturali della categoria giornalistica italiana, con conseguente
risultato confusionario, di parole e significati.
Facciamo dunque chiarezza.
Qualcuno ha detto che si è trattato di uno scontro tra laici e cattolici, dimostrando di non conoscere affatto il significato della parola laicità. Ripetiamolo per l'ennesima volta! LAICO è colui che, credente o non credente, riconosce il principio costituzionale della separazione tra Stato e chiesa, ossia della libertà di chiunque di comportarsi secondo i dettami della propria religione o le indicazioni della propria filosofia di vita, senza essere costretto a seguire i precetti di una particolare FEDE. Essere laico vuol dire riconoscere ad un testimone di Geova la possibilità di rinunciare ad una trasfusione di sangue, ad un musulmano quella di avere un pasto aziendale privo di carne di maiale, ad un medico cattolico la possibilità di non praticare un aborto, ad un ateo quella di ricevere l'eutanasia, se la chiede.
Chi non è laico, invece, vuole che una ideologia, o in particolare una religione, diventi LEGGE, obbligando un'intera popolazione a comportarsi secondo i dettami dei suoi precetti.
Se esiste una parola con significato opposto a "laico" questa è FONDAMENTALISTA. Un testimone di Geova fondamentalista vorrebbe che le trasfusioni di sangue fossero illegali, un musulmano fondamentalista vorrebbe che la carne di maiale fosse illegale, un cattolico fondamentalista vorrebbe che l'aborto fosse illegale, un ateo fondamentalista vorrebbe che la religione fosse illegale, e così via…
Non esiste pertanto alcuno scontro tra laici e cattolici (proprio perché le due parole non sono contrarie).
L'unico scontro che esiste è quello tra laici e fondamentalisti.
A piazza Navona, per il Coraggio Laico, c'erano moltissimi cattolici (laici) che non farebbero mai un aborto, che eviterebbero volentieri un divorzio, che magari considerano la sodomia un peccato ma che COMUNQUE riconoscono AGLI ALTRI il diritto di fare tutte queste cose! In altre parole vogliono che tutti siano liberi, anche di peccare, perché la libertà è un bene supremo e insindacabile.
A piazza San Giovanni, per il Family Day, c'erano moltissimi cattolici (poco laici) che invece vogliono che l'unica famiglia possibile sia quella corrispondente al modello cattolico, descritto molto bene dalle gerarchie vaticane: mamma femmina, papà maschio, e figli (possibilmente di uno dei due sessi!). Nessun riconoscimento legale, dunque, per altri possibili "nuclei familiari", nessuna varietà, nessuna libertà.
Noi pensiamo al contrario che due persone che si amano e che convivano stabilmente, siano esse di sesso opposto o dello stesso sesso, con o senza figli, costituiscano a tutti gli effetti dei nuclei familiari, tasselli importanti della nostra società (quella reale, non quella ideale che esiste solo nella testa di alcuni politici), per il semplice motivo che si danno sostegno reciproco affrontando gli stessi problemi quotidiani e perché sono legati da vincoli affettivi. Queste unità sociali vanno dunque tutelate ed aiutate, soprattutto quelle omosessuali che non hanno ancora la possibilità legale di unirsi in matrimonio (e questo per un'assurda discriminazione che anche alla luce della Carta dei Diritti dell'Uomo, e delle più recenti direttive della Comunità Europea, è ormai divenuta intollerabile).
A dispetto di questo fondamentalismo cristiano crescente, che, si badi bene, non si rivolge semplicemente alla popolazione chiedendo di evitare comportamenti peccaminosi (cosa legittima che fa talora il Vaticano, e nessun laico si sognerebbe mai di impedire alla Chiesa di parlare), bensì si rivolge ai politici cattolici chiedendo loro di promulgare leggi basate su paradigmi religiosi, a volte addirittura sotto la minaccia di una scomunica (cosa ILLEGGITTIMA, perché contro i dettami della democrazia, della costituzione laica e della libertà), migliaia di persone hanno manifestato durante il Coraggio Laico.
Ma non basta. Moltissime persone sono mancate. Persone che probabilmente leggendo questo articolo stanno annuendo, trovandolo concorde al proprio pensiero.
I nostri genitori si sono sicuramente rivolti ai nostri nonni chiedendo dove fossero mentre negli anni trenta la libertà veniva uccisa in nome dei totalitarismi e mentre i diritti della persona venivano calpestati dalle leggi sulla razza. Anch'io spesso mi sono chiesto come i popoli abbiano permesso a certe cose di accadere.
Domani i nostri figli chiederanno alle persone che oggi non scendono in campo, che si girano dall'altra parte, che non prendono posizione, che preferiscono andare a fare shopping: "Mamma, papà, ma nel 2007, mentre la democrazia veniva smantellata e le persone venivano discriminate in base al loro orientamento sessuale, voi dove eravate?"

30 Aprile 2007   |   articoli   |   Tags: