La presentazione del libro “Lo stregone di Assisi” ha avuto un ottimo successo.
La Sala Laura è stata riempita da un gran numero di persone che hanno partecipato con molto interesse alla conferenza dell’autore del libro Andrea Armati.
Il dibattito conclusivo ha visto una partecipazione del pubblico competente e vivace, e il giovanissimo autore si è dimostrato pronto e preparatissimo a rispondere alle domande e alle osservazioni venute dal pubblico.
Ci ha fatto particolarmente piacere la partecipazione attiva, con domande e osservazioni, di cattolici che non rifiutano il dialogo e non si sentono offesi quando si affronta la storia di santi (anche veneratissimi come è il caso di S. Francesco) da un punto di vista laico e disincantato.
La dimostrazione che si può dialogare anche avendo convinzioni personali completamente diverse e che attraverso questo dialogo si può costruire qualcosa di positivo.
D’altro canto sappiamo (per testimonianze dirette) che nei giorni precedenti all’iniziativa altre persone si sono premurate di far togliere le nostre locandine ad alcuni gestori di negozi che le ospitavano perché “blasfeme, offensive e improponibili”. È evidente che sussistono suscettibilità e sensibilità diverse, tuttavia fa riflettere la diffusione di atteggiamenti fondamentalisti anche in una città come Terni che si professa aperta e tollerante.
Ad ogni modo la nostra associazione proseguirà con ancora maggiori motivazioni la sua attività, che da sempre ha anche l’intenzione di far conoscere quei punti di vista spesso snobbati o accantonati da un Pensiero Unico sempre più invadente e che sempre più fa sentire chiusi in una riserva chi non si riconosce nelle convinzioni filosofiche e religiose della cosiddetta “maggioranza”. Ringraziamo quindi Andrea Armati della sua disponibilità e della sua cortesia; gli facciamo i migliori auguri per il proseguire della sua attività, che, se il buongiorno si vede dal mattino, sarà senz’altro foriera di sviluppi interessantissimi.
Un grazie anche al Dott. Maurizio Magnani, una conoscenza ormai consueta per chi segue le nostre iniziative, per l’introduzione storica che ha preceduto la conferenza vera e propria.
Alessandro Chiometti