Ennesima prova di ipocrisia e opportunismo da parte del Partito Democratico.
Alla vigilia dello svolgersi del Gay Pride nazionale si attende ancora il pronunciamento ufficiale del PD nazionale (quello locale di Bologna ha già aderito… ma è ovvio che questo non basta agli organizzatori).
I chennediani de noantri confermano di essere ostaggi politici della Binetti quindi evitano di aprire bocca sul tema e fanno parlare qualche singolo parlamentare magari un ministro ombra… magari un ombra e basta… comprimari vari insomma.
Inutile aspettarsi di più e di meglio da un partito che ha rinnegato tutte le lotte per i diritti civili degli anni passati, scambiate per una manciata di voti cattolici (proprio una manciata a giudicare dagli esiti delle recenti elezioni).
C’è sempre più urgenza di costruire un partito di sinistra alternativo a questo scempio che hanno chiamato PD in grado di riportare la grande tradizione socialista e socialdemocratica del PSE nel nostro paese, speriamo che i politici italiani di "sinistra" lo capiscano e la piantino di litigare su chi ha la bandiera più rossa.
Alessandro Chiometti