Ma i sacerdoti cattolici non sono tenuti a fare voto di povertà, castità e obbedienza?
No quelli sono i monaci. I tre voti solenni, che si possono ricavare dal Vangelo di Matteo , si identificano con i tre requisiti che Gesù chiede per seguirlo: povertà, castità e obbedienza, essere come fanciulli. Un normale prete non è però tenuto a questi tre voti. Ha solo l’obbligo del celibato, il che vuol dire che il suo matrimonio non sarebbe legittimo ed è inconciliabile con la sua condizione . Per quanto concerne la sessualità, la norma a cui deve attenersi è quella prescritta per tutti i credenti, riassumibile nella formula sexus semper gravis, i peccati sessuali costituiscono sempre materia di gravità.
Scusi la rozzezza, ma vorrei capire bene: un prete cattolico può avere una relazione amorosa e sessuale con una donna o no?
Anche con gli uomini volendo. Infatti succede. Certo in tal modo il prete commette peccato, e peccato grave, ma questo non è causa di impedimento all’esercizio del suo ministero, da cui può eventualmente essere sospeso per motivi di opportunità o di scandalo. […]
Si ma la scoperta di questi rapporti viene comunque vissuta come uno scandalo dall’opinione comune.
Fino al concilio di Trento nessuno li vedeva come scandalo, anzi, i preti uxorati, cioè sposati, erano la norma. […] La norma del celibato si diffonde solo nel Novecento, quando lo stipendio, e quindi il controllo economico sui preti, passa dai benefici, spesso erogati dalle comunità parrocchiali, direttamente nelle mani delle curie. […]
Corrado Augias (domande) Remo Cacitti (risposte) – INCHIESTA SUL CRISTIANESIMO (ed. Mondadori 2008)
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