Nonostante il quotidiano lavaggio del cervello televisivo, gli italiani talvolta dimostrano di avere qualche residuo di pensiero libero e laico, sia pure ben mimetizzato dietro l’anonimato dei questionari statistici.
In uno dei frequenti sondaggi proposti dall’emittente televisiva SKY è stato infatti chiesto, prendendo spunto dalle decisioni di Obama circa il rilancio della ricerca scientifica sulle cellula staminali embrionali, se si era a favore oppure no di tale tipo di ricerca.
L’85% si è dichiarato a favore.
Certamente su questi pareri pesa molto di più la personale paura di imbattersi in qualche malattia incurabile piuttosto che un altruistico senso civico, ma resta il fatto che il volgo disperso che nome non ha come Manzoni definì efficacemente gli italiani, pur essendo essi in fondo convinti della necessità che la ricerca scientifica non sia condizionata dalle ideologie religiose, cosa che in Europa non accade più da almeno 4-5 secoli, non riescono tuttavia a trovare il coraggio di proclamare ad alta voce questa loro visione, anzi, continuano a tollerare che una maggioranza di politicanti cialtroni prendano ordini dal Vaticano su questa importante materia, grazie alla quale un giorno si potranno salvare molte vite umane o guarire malati oggi incurabili.
I nostri ineffabili politici, si sa, vanno in America persino per trapiantarsi i capelli, o in Svizzera per fare il lifting, cosa importa loro della ricerca scientifica italiana?
A proposito di Svizzera e di America, perché coloro che prendono ordini dal Vaticano anche su temi di esclusiva competenza medica, non rifiutano di curarsi nei Paesi che applicano una scienza libera dalle ideologie? Se fossero sinceri e se avessero veramente quella coscienza che nominano inutilmente, dovrebbero rifiutarsi di ricorrere a metodi terapeutici che potrebbero derivare anche da ricerche su embrioni.
Luigi M Nicolai