E’ un po’ che si parla di creazionisti … e qualcuno, come il presidente dell’accademia delle Scienze Pontificia, N.Cabibbo, sembra piuttosto arrabbiato con loro (che inistevano per partecipare ai convegni vaticani sull’evoluzionismo); per fortuna nessuno li voleva ospitare, soprattutto perché non c’era nessun motivo logico per invitare a parlare di teoria dell’evoluzione addirittura chi crede che l’evoluzione non ci sia nemmeno stata.
Invece di arrabbiarsi, per motivi diversi, sia Cabibbo che i creazionisti, potrebbero tutti rilassarsi guardando una serie di 30 video semiseri dal titolo “Why do people laugh at creationists”.
Sinceramente non si sa che cosa consigliare al vicepresidente del CNR. Forse è l’unico che non sa distinguere i creazionisti biblici, e li confonde con i creazionisti progressivi o con i creazionisti evolutivi se non con i neocreazionisti dell’Inteligent Design, che gli sarebbero utili per contrastare l’evoluzionismo teista accettato dal Vaticano. Appunto per questo, per motivi di contrasto interno alla Chiesa, ha aperto loro le porte del CNR, facendo arrabbiare chi invece aveva altri progetti.
C’è stato quindi un interesse comune:
· Cosi’ si esprimeva invece il vicepresidente del CNR in un editoriale della sua rivista nell’aprile del 2009, dopo aver incontrato sulla sua strada questi fulgidi marinai: “Oggi semi-ariani sono, ad esempio, i cattolici filo-evoluzionisti, che cercano di conciliare il Cristianesimo con la teoria dell’evoluzione, utilizzando la solita tattica della “scomposizione…. non mancano i cattolici che accettano come scientifica la teoria dell’evoluzione, pur respingendone le implicazioni filosofiche materialistiche. … Oggi come ieri, la Chiesa ha bisogno di figure fulgide …. che illuminino la notte e riconducano verso il porto sicuro dell’ortodossia la navicella di Pietro in balia delle onde e dei colpi che le provengono dall’interno più ancora che dal suo esterno”. Forse si riferiva anche all’ultimo libro del card.Martini, “un manifesto semi-ariano, dal punto di vista teologico e morale, in cui si tenta di conciliare l’inconciliabile”, ma più probabilmente all’evoluzionismo teista, integrato di recente con qualche spruzzo di neodarwinismo.
Con queste informazioni ora si capisce un po’ meglio l’articolo dell’Avvenire del 4/12/09, oggettivamente MOLTO critico verso De Mattei…
Ora però non si capisce perché lui voglia far credere, quando respinge le prevedibili lamentele degli scienziati per l‘evidente “contrasto di interessi”, che le critiche gli arrivino “dall’esterno”, quando invece “provengono dall’interno”, come ha fatto capire N.Cabibbo con i sui tre interventi, forse più incisivi ma certo più inattesi di quelli degli evoluzionisti.
Ovviamente non si capisce nemmeno perché alcuni quotidiani molto vicini al governo (Libero, Il foglio, Il Giornale) appoggino la sua posizione, che evidentemente è anche antivaticana (ha ospitato al CNR creazionisti rifiutati del Vaticano per le loro idee creazioniste, incompatibili con quelle dei cattolici che ascoltano il Papa) … oltre che antiscientifica e irrazionale.
Last but not least … su tutto questa confusione di confronti e contrasti su molti fronti, in parte sconosciuti … i pochi creazionisti nostrani si divertono tanto …
Prof. Daniele Formenti