Poteva la fuoriuscita del ministro degli esteri in perenne tuta da sci (venerdì sull’Osservatore Romano invocava un’alleanza monoteista fra cristiani e musulmani per far fronte all’ateismo che minaccia la società) non trovare qualcuno che da sinistra ricordava quanto altrettanto prona alla chiesa sia l’opposizione?
Ovvio che non poteva, ecco così correre fra le braccia di Santa Romana Chiesa il leader del centrosinistra considerato “alternativo” alle solite candidature del PD. Niki Vendola alla chiusura del congresso del suo partito Sinistra Ecologia e Libertà ha testualmente affermato che “La fine dell'unità politica dei cattolici ha generato un'inseminazione di clericalismo in tutta la vita politica ma guai se a questo rispondessimo con pulsioni anticlericali, dobbiamo invece rilanciare dialoghi, aprire varchi''.
Ah quale folgorante esempio di Veltronismo, il signor “ma anche” ha trovato il suo degno successore!
In sostanza Vendola riconosce che la politica italiana è pregna di clericalismo, ma guai a rispondere con l’anticlericalismo. Geniale! Come dire che al fascismo non bisognava rispondere con l’antifascismo. Vista la continua presenza di SeL nei vari comitati antifascisti viene da chiedersi perché l’uso di due pesi e di due misure. Forse perché fa chic combattere i picchiatori fascisti ma non combattere politicamente “la più grande forza reazionaria d’Italia” come la definiva Antonio Gramsci? Forse perché si ha paura di perdere qualche voto in vista delle future primarie di coalizione? Chi può dirlo… di certo chi si aspettava un comportamento diverso da Niki rispetto ai politici piddini in tema di laicità è rimasto per forza di cose deluso. Siamo alla solita contrapposizione tra laicità e laicismo, con la demonizzazione di un anticlericalismo che pure è giustificato dalla stessa esistenza del clericalismo italico riconosciuta da Vendola.
Niki non si ferma qui, continua a farsi del male: “Lo dico agli amici del Family Day. Cosa vi ha ferito e vi ferisce, due persone dello stesso sesso che si amano, o le politiche liberiste che hanno impoverito la famiglia?”.
I suoi amichetti porporati hanno risposto da tempo, gli danno più fastidio le due persone dello stesso sesso che si amano, le politiche liberiste le hanno sempre appoggiate, al di la delle dichiarazioni di facciata presto dimenticate.
Il problema che lui “diverso” faccia parte della loro stessa chiesa è solo ed esclusivamente suo. A loro fa sempre comodo avere una foglia di fico in più.
Parlare ai cattolici, cercare il dialogo con i cattolici, rispettare i cattolici… certo, e ai laici umiliati da sessant’anni di egemonia cattolica, sia democristiana sia cattocomunista chi ci dovrebbe pensare?
I voti contano da entrambe le parti caro Nikita, e dato che difficilmente i tuoi “dialoghi” avranno successo (non è per sfiducia personale… è solo che sei l’ennesimo cattolico dissidente che ha la pretesa di far convivere il diavolo e l’acqua santa, il tuo fallimento è già scritto), comincia a pensare di non allontanare da te i laici e anche quei cattivoni degli anticlericali. Altrimenti alle primarie farai una figura peggiore di quella di Bertinotti, il che è tutto dire.
Alessandro Chiometti