[voto: ng]
[attenzione spoiler]
Alcune scelte cinematografiche non riusciamo proprio a capirle.
Considerato che “Il signore degli anelli” è un opera che consta di tre libri e millecinquecento pagine e “La torre nera” è un opera che consta di otto libri e quasi cinquemila pagine, la domanda è molto semplice. Se i tre film di Jackson di quasi due ore e mezza l’uno, non sono stati sufficienti a raccontare tutta la storia contenuta nei libri di Tolkien, come si può minimamente pensare di raccontare l’opera fantasy di Stephen King in un film di novanta minuti?
Ora se questo doveva essere solo un pilota, per una serie di film che sarebbe partita dopo, la cosa poteva avere anche un senso.
Ma così come è presentato, come una storia a se stante che “spoilera” molto di quello che, leggendo i libri, si sarebbe scoperto solo alla fine, da fan della saga sinceramente non riusciamo a capire come faranno a rimediare al pastrocchio combinato
Però chiariamo una cosa, per chi non ha letto una riga della saga il film può risultare molto più che piacevole, soprattutto per gli amanti della distopia e dei mondi paralleli. Elba e Mc Conaughey sono come sempre bravissimi e la trama regge. Quindi non fatevi traviare dalle recensioni catastrofiche.
Però se siete fan del pistolero, del suo Ka-tet, del Re Rosso e dei bimboli no. Non ci andate a vederlo. Vi risparmierete una cocente delusione o quanto meno un inevitabile senso di occasione sprecata.
Ma tanto per dire, cari geni del merchandising hollywoodiano, non era molto ma molto più sensato mettere in scena il primo volume della serie “L’ultimo cavaliere”? ( Per inciso: una delle peggiori traduzioni in italiano dei titoli, visto che il libro originale si chiama ovviamente “the gunslinger” ovvero “il pistolero” e che di pistoleri si parla continuamente per tutta la storia).
Oppure, volevate fare qualcosa di “strano”? Allora perché non iniziare raccontando Roland da giovane così come descritto nel bellissimo IV capitolo: “La sfera del buio”?
Misteri del cinema. Anzi delle case cinematografiche.
Ad ogni modo, grazie per aver inserito nel film uno dei migliori incipit della storia: “L’uomo nero fuggì nel deserto e i pistolero lo seguì”.
J. Mnemonic