Comunisti che elogiano Trump e fascisti che amano la Russia di Putin, finalmente la parola nazicomunismo acquista un senso anche fuori dall’universo dei Simpsons.
D’Alema (forse) esce dal Pd e (forse) vuole rifare un centrosinistra. Insultate duramente il primo imbecille che (forse) gli ridà credito. Grazie!
Renzi: per evitare il caos ci serve il 40%. Ah, non avevamo capito che l’indirizzo del suo nuovo blog era graziealcazzo.com
Da non perdere oggi l’inserto speciale dell’Espresso “come sarà il mondo Trump”, ci sono ben venticinque pagine bianche.
Il cardinale, arcivescovo di Perugia, Bassetti tuona contro le bufale on line. Ci dispiace arcivescovo ma la notizia del suo collega di Spoleto Boccardo che prega contro il terremoto è vera.
Editoria: il libro 1984 di George Orwell ha vinto il premio per “l’opera più ottimista del secolo”.
Morto Franco, l’uomo di Torino di 83 anni che si era unito civilmente al suo compagno di 79 dopo 50 anni insieme grazie alla legge Cirinnà. Il parroco all’omelia dice che qualcuno più importante di lui nella chiesa dovrebbe chiedere scusa. Sarebbe bello, se poi imparaste pure a smettere di rompere i coglioni ancora meglio.
ll partito socialista francese vira a sinistra e cerca di recuperare la popolarità persa con Hollande con un giovane di sinistra radicale esordiente in politica. Anche la sinistra del pd italiano fa una mossa analoga, incarica D’Alema di formare un nuovo partito. Beh che c’è? non è la stessa cosa?
80 anni. questo il gap temporale stimato perché Roma raggiunga il livello di servizi delle altre metropoli europee come Parigi e Londra. Con la condizione che queste siano nel frattempo distrutte dalle bombe atomiche.
Dzeko: le strade di Roma sembrano quelle della Bosnia dopo la guerra. Sì ma quando hai tirato il rigore fuori dallo stadio stavi a Udine, cazzo!
Berlusconi ancora nei guai giudiziari, rinviato a giudizio perché comprò le testimonianze dalle olgettine. Le testimonianze? Ah adesso si dice così? mah…
Sezione speciale: il gomblotto gommunista per governare il mondo
Si avvicinano i congressi di Rifondazione Comunista (il decimo) e di Sinistra Italiana (costituente). Possibile ha tenuto il suo nel 2016, e nel frattempo si è costituito nuovamente il Partito Comunista Italiano nato da ciò che rimaneva del Partito dei Comunisti Italiani nel disperato tentativo di riunire i comunisti di tutta italia. Da mesi si attendono notizie delle intenzioni del Partito Comunista dei Lavoratori, del Partito Marxista Leninista Italiano, del movimento trotzkysta “bandiera rossa” di Lotta comunista, di Sinistra Critica, dei gruppi comunisti rivoluzionari. Se ogni partito portasse un paio di voti, ci sarebbe la maggioranza assoluta in parlamento.
L’obiettivo in Rifondazione è chiaro: costruire la sinistra senza sciogliere rifondazione a meno che non ci siano le condizioni per farlo o se non si trovino invece le condizioni per fare l’unità dei comunisti che nel caso sarebbe preferibile in quanto si salverebbe l’identità e sarebbe un allargamento tuttavia potrebbe essere possibile un alleanza programmatica anche con le forze non comuniste se queste sono disposte a dichiarasi intellettualmente inferiori e a concedere l’egemonia sul movimento. Il tutto a meno che un referendum non comunista ma democratico all’interno del partito non indichi di andare da soli come rifondazione per scaramanzia e allora non si fa l’alleanza con nessuno. Lo ammettiamo, abbiamo brutalmente semplificato il concetto espresso nei documenti.
Sinistra Italiana invece è all’avanguardia: scioglie Sel per darsi una forma più leggera, infatti fa il nuovo partito della sinistra con la stessa struttura di qualunque partito, compresi i regolamenti congressuali stabiliti da Masoch, le commissioni di garanzia guidate dal sant’uffizio, e soprattutto che non sia mai che ci si possa iscrivere se si è iscritti ad altri partiti. Proprio la struttura che ci voleva per affrontare la società fluida del nuovo millennio… insomma o questo o una palla di piombo ai piedi.
Obiettivi concreti, pratici e realizzabili per il prossimo congresso di Rifondazione: uscire dalla Nato, uscire dall’Euro, rifondare il Patto di Varsavia, nazionalizzare le banche e l’industria italiana (leggi, quel che ne rimane), abolire la proprietà privata. No… 1917, è il numero di pagine del programma, non l’anno in cui è stato scritto.
Un cretino ha fatto notare che quando si era iscritto a Rifondazione nel 1991 si dava più peso alla parola “rifondazione” che alla parola “comunista” perché tutti erano d’accordo sul fatto che il comunismo doveva essere aggiornato alla nuova società. Infatti fino a poco tempo fa Rifondazione non rivendicava le radici della nascita del PCI stalinista. Insomma c’è sempre qualcuno che non ha capito lo scherzo.
Ad ogni modo il nemico del popolo da trascinare in piazza e fucilare è stato individuato da tempo. Si tratta del traditore servo dei poteri forti al soldo delle banche e della massoneria europea Alexis Tsipras. Tutto si può perdonare a un comunista, ma che dimostri che se si allarga il fronte si possono anche vincere democraticamente le elezioni, no.
La redazione ansiogena