[voto 6.4/10]
Attenzione: spoiler inside
Un passo indietro il secondo capitolo degli avengers sotto molti punti di vista.
Fisiologico forse, vista l’elevatissima qualità dei film sui supereroi fin qui uscita (stendendo ovviamente un velo pietoso sui due terribili capitoli di Amazing Spider Man diretti da Marc Webb e interpretati da Andrew Gardfield), ma comunque un passo indietro.
Ci sono ottimi spunti che salvano nella complessità il film facendogli prendere un giudizio più che sufficiente ma ci sono alcune cose che proprio non convincono e in più c’è da segnalare il primo pesante errore nel cotinuum temporale dei supereroi.
Andiamo con ordine, trama: I vendicatori dopo la caduta del corrotto Shield (vedi Captain America: The Winter Soldier) stanno rintracciando e distruggendo le basi dell’Hydra superstiti, finalmente trovano la base che nasconde lo scettro di Loki. Questa è protetta (anche) dai gemelli Maximoff, Pietro dotato di supervelocità e Wanda con poteri telecinetici e telepatici. Lo recuperano con i due gemelli che glie lo lasciano fare perché Wanda sembra avere una visione.
Mentre lo studia Tony Stark convince Bruce Banner ad aiutarlo a creare un’intelligenza artificiale che protegga il pianeta. La creano, e essa prende il nome di Ultron, ma come prima cosa individua nei Vendicatori il più grave pericolo per la Terra, quindi li vuole eliminare.
Ristabilisce il suo quartier generale nella stessa base dell’Hydra dove era conservato lo scettro di Loki e vuole completare con la sua coscienza la creazione di un’altra intelligenza artificiale più evoluta. Quella che definisce la sua “Visione”.
Dopo varie peripezie i Vendicatori recuperano il copro della Visione prima che sia plasmato da Ultron e tra varie discussioni fra chi lo vorrebbe fare e chi non lo vorrebbe fare caricano al suo interno il programma senziente Jarvis che gestisce Iron Man.
Quello che ne esce fuori è un essere potentissimo, ma con una perfetta coscienza di se. Fra le altre cose è l’unico “degno” che può manovrare il martello di Thor a parte il figlio di Odino.
Insieme alla Visione i vendicatori sconfiggono Ultron e redimono i due fratelli Maximoff anche se Pietro trova la morte durante la battaglia.
Occhio di Falco, Hulk e Iron man per vari motivi abbandonano il gruppo e Capitan America e la Vedova Nera si troveranno a gestire una nuova squadra formata da Falcon, War Machine, Visione e Wanda Maximoff.
Fra le cose che convincono possiamo segnalare la colossale armatura “Veronica” progettata per fermare Hulk, i rapporti fra i protagonisti storici sempre più a loro agio nei panni di Captain America, Thor e Iron Man, un villain alquanto inquietante e molto cupo (anche se non riusciamo a capire come si possa dire che sia interpretato da James Spader, tutt’al più si può dire che gli abbia prestato la voce nella versione americana ma a dire che ci ha recitato… bah!).
Fra le cose che non convincono: la normalità della vita privata di Occhio di Falco, una condotta di Scarlet /Wanda Maximoff di non facile comprensione almeno nella prima parte (non è chiaro se nei suoi poteri c’è quello della preveggenza e per questo lascia che Tony Stark prenda lo scettro di Loki e non è chiaro se Stark quando crea Ultron è sotto la sua influenza telepatica).
L’errore madornale invece è che il fratello di Wanda, Pietro Maximoff alias Quicksilver è già stato usato in “X-Men: giorni di un futuro passato” ed era piazzato, giovanissimo nel 1973 a New York, ora è dura vederlo con la sua gemella Wanda nel 2015 in Europa. Errore grossolano anche tenuto conto che mentre gli X-men sono gestiti dalla 20th Century Fox gli Avengers sono gestiti dalla Walt Disney Pictures.
Speriamo solo che per risolvere questo impiccio non complicheranno inutilmente la trama… del resto c’è un’altra figura nell’universo Marvel dotatata di supervelocità, si chiama Super Sabre/Martin Fletcher e fra le altre cose è un mutante. Forse sarebbe meglio correggere la versione degli X-men nei successivi capitoli.
Riassumendo, due ore e mezza che passano tranquillamente ma niente che possa essere paragonato agli X-Men, ai Guardiani della Galassia o al primo Avengers.
J. Mnemonic