Bandeccheide – Comunicato stampa Civiltà Laica 26.1.24

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La richiesta di dimissioni del Sindaco di Terni e, quindi, la richiesta dell’intervento del Prefetto in base all’art. 54 della Costituzione perché il Sig. Stefano Bandecchi non ha adempiuto alle sue funzioni pubbliche con “disciplina e onore”, è un atto dovuto e che, al di la’ della necessaria retorica degli articoli costituzionali, è impossibile non sottoscrivere.

La volontaria e ripetuta ricerca della notorietà mediatica tramite la provocazione gratuita, l’uso di termini non appropriati (volgari, sessisti, omofobi, violenti), l’atteggiamento di monicelliana memoria del “io so’ io e voi…”; non l’ha inventata certamente Stefano Bandecchi e non sarà l’ultimo ad usare queste tattiche per raggiungere i suoi fini.

Quello che stupisce è che una volta raggiunto l’obiettivo, in questo caso l’elezione a Sindaco, bisognerebbe dimostrare di essere in grado di guidare l’istituzione, magari in modo deciso e autorevole, ma sempre rispettoso delle regole civili del confronto democratico.

E non può valere come giustificazione il fatto che il tycoon de noantri abbia già dichiarato di mirare a poltrone più importanti e che il ruolo di Sindaco di Terni rappresenterebbe solo il primo passo della sua ascesa. Anzi, proprio per questo dovrebbe dimostrare di saper distinguere le risse da stadio da un confronto politico in una giunta comunale.

Non sappiamo se questo suo atteggiamento lo porterà alle poltrone da lui tanto ambite, quello che ci appare evidente è di come abbia spaventato anche molti che hanno votato alle elezioni per lui e che avrebbero desiderato ben altro destino per Terni. Nessuno credeva alle promesse su Dubai ma si sperava, almeno, di non venir presi in giro in tutta Europa.

Ci meraviglia anche il silenzio assordante e l’allineamento totale della sua giunta, che vede scomparire tutto il lavoro di quasi un anno di governo della città (che di certo non è tutto da buttare), sotto le estemporanee uscite del loro leader. Infatti non basta elencare le attività svolte dal Comune nelle scuole in occasione del 25 novembre, se poi il primo cittadino dà sfoggio di tutto ciò che sta alla base di quella violenza che si dichiara di voler prevenire.

Detto questo come Associazione di Promozione Sociale ci farebbe molto piacere che l’attenzione riservata (giustamente) ai comportamenti dell’attuale Sindaco, sia dalle forze politiche all’opposizione che dai mass media, venga messa in atto sempre; anche quando gli amministratori pubblici fanno cose ugualmente gravi pur non avendo i modi e l’aspetto di un cattivo da fumetto.

L’atteggiamento verbalmente violento di Bandecchi è infatti solo uno dei molti aspetti che assume l’Ur-Fascismo che oggi, dopo essere stato ignorato per decenni, sembra davvero alle porte nelle sue forme più cupe.
Non è perché altri sindaci sorridano con pacata grazia mentre fanno dichiarazioni omofobe e misogine, o invitano una formazione neo-fascista in consiglio comunale con la scusa di presentare un libro siano meno pericolosi per la democrazia. Anzi.

26 Gennaio 2024   |   articoli, in evidenza   |   Tags: , ,