In seguito all’incontro tenutosi Sabato 5 Maggio a Palazzo Primavera, durante il quale Stefania Parisi (presidente ISTESS) e il prof. Marcello Ricci (socio fondatore dell’associazione Civiltà laica) si sono confrontati sul tema della bioetica, ritengo opportuno che si rifletta su alcune questioni. La partecipazione all’incontro non è mancata, nemmeno da parte dei giovani. Molto probabilmente perchè l’attualità di temi come l’eutanasia, il testamento biologico e l’aborto non sono del tutto indifferenti alla gente. L’incontro ha costituito un’occasione di confronto tra due prospettive notevolmente diverse tra loro: quella della prof.ssa Parisi, improntata al rispetto della sacralità della vita, e quella del prof. Ricci, sostenitore dell’etica della qualità della vita e dell’autodeterminazione dell’individuo. Tale confronto ha avuto modo di realizzarsi anche nel momento degli interventi, durante il quale ognuno ha esposto in massima libertà il proprio punto di vista suscitando riflessioni e spunti per altri interventi. Come esponente dell’associazione Civiltà Laica, ritengo che l’incontro di Sabato scorso abbia incarnato quello chè è il più profondo spirito della laicità, ovvero quello del diaologo che consiste nel reciproco spogliarsi dai propri pregiudizi, mettendosi in ascolto delle prospettive differenti dalla propria. Certo, la strada da fare è lunga, e ancora permangono dogmatismi in alcune posizioni. Il fatto però, che una cattolica ed un non-credente abbiano accettato di confrontarsi in un incontro, su questioni delicate che molto spesso sono motivo di scontro aspro tra cattolici e non-cattolici, lascia ben sperare che forse la via del dialogo non è poi così irragiungubile.
Federico Piccirillo