Carnevalone 2025, i roghi di cartapesta che non piacciono ai guerrafondai

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E così, mentre la sterminatrice di lupi belga impegna la defunta Unione Europea in una spesa di 800 miliardi (non proprio brustolini)  per le nuovi armi di distruzione di massa europee, ovviamente dopo aver smaltito l’arsenale vecchio per fomentare la guerra in Ucraina facendo così felici i suoi amici banchieri e i suoi amici produttori di armi; mentre il genocida Netanyau con i suoi amici yankee (e non solo yankee) dichiara apertamente la volontà di sterminare e/o deportare quattro milioni di palestinesi; tutto il pennivendolismo italiota da spazio al neofascismo governativo che si costerna, si indigna, si impegna (e di certo poi, visto che non si parla della guerra alla mafia di cui cantava De Andrè, non butterà mica la spugna con gran dignità… anche perché quest’ultima se la sono giocata da un pezzo) contro la terribile violenza (sic!) che ha portato per il secondo anno consecutivo un povero innocente pupazzo di cartapesta, raffigurante la presidente del consiglio Giorgia Meloni, ad essere bruciato in piazza.
Povero pupazzo inutile! Quello bruciato, diciamo.

Come dicono gli organizzatori del Carnevalone non c’è bisogno di una risposta a questo show mediatico e a cotanta costernazione istituzionale, anche perché già siamo affranti dalla situazione istituzionale; e neanche ricordare che i neofascisti di cui sopra occupanti le cariche di una defunta democrazia italiana, non hanno mai detto una parola quando a bruciare nella piazza di Poggio Mirteto erano i pupazzi di D’Alema, Bindi e Gentiloni.
Anche perché, ci permettiamo di aggiungere, tanto coloro che li votano per farsi togliere le accise del carburante sono comunque contenti del loro atteggiamento.

“Ma non le hanno tolte!” direte voi. Evidentemente non votate i suddetti, altrimenti tutto vi sarebbe più chiaro. Come a chi a Poggio Mirteto domenica ha esagerato con la birra eretica e il vino ammazzapreti.

Al 2026 cari amici del Carnevalone Liberato di Poggio Mirteto! E i governatori dell’Assurdistan siano ben contenti che le forme di protesta continuino ad essere pupazzi goliardicamente bruciati in piazza, che in giro c’è ben di peggio.

Alessandro Chiometti

 

13 Marzo 2025   |   articoli, attualità   |   Tags: , , , , ,