Brucia nel rogo il mammoccio dell’offesa,
Brucia davanti alle scale della chiesa;
Alte le fiamme che in piazza divampano,
Battono i piedi coloro che danzano;
Scorrono fiumi di vino sconsacrato,
Sorgenti del carnevale liberato;
Lungo le strade si fan grandi parate
Di demoni e fate, di persone mascherate!
I tamburi battono note tribali
Perfette per tali occasioni triviali.
Maschere d’ogni specie e d’ogni sorta
Alla follia apron liete la porta.
Il vescovo viene ridicolizzato
Dalla gente del Poggio autoproclamato.
Cose da pazzi per il parrocchiano:
questo è un vero rituale pagano!
Crede ai dannati bruciati e a Belzebù
Chi non s’accorge che l’Inferno è quaggiù.
Ilaria Alleva