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Ritorna nelle sale il primo personaggio che è uscito da una delle penne più prolifiche della storia della narrativa, ovvero quella di Stephen King.
Carrie White figlia adolescente di una fanatica religiosa che nulla le aveva detto sul ciclo mestruale e di cosa significasse diventar donne nella speranza che questo la preservasse dal peccato… è, ovviamente una ragazza problematica, presa in giro da tutti nella sua scuola e schivata come se avesse la peste.
L’adolescenza, scoperta fra gli sfottò e gli scherzi delle compagne di scuola è accompagnata anche da un’altro arrivo inaspettato, potentissimi poteri paranormali di natura telecinetica che agli occhi della madre la rendono a tutti gli effetti una strega.
Ma qualcuno la vuole aiutare, Sue Snell che capisce che è sbagliato prenderla in giro chiede al suo ragazzo Tommy Ross di invitarla al gran ballo di fine anno al suo posto. Carrie accetta e per la prima volta pensa di essere riuscita ad emanciparsi dalla follia religiosa della madre e forse riuscirà ad avere una vita normale.
Purtroppo qualcuno ha il cattivo gusto di organizzarle un tremendo scherzo al ballo ricoprendola interamente di sangue suino con un apposito stratagemma. Questo scherzo significa la morte per quasi tutti i partecipanti del ballo, Carrie infatti da libero sfogo ai suoi poteri e uccide tutti o quasi. Tornata a casa cerca conforto nella madre, ma anche questa prova ad ucciderla essendo sempre convinta che Carrie sia una figlia del demonio arrivata come punizione per aver ceduto alla tentazione di fornicare con il suo ex marito. Carrie la uccide sempre grazie ai suoi poteri e poi fa crollare la casa su entrambe dando l’addio così un mondo troppo ostile per lei.
Questa la trama del film originale del 1976 diretto da sua maestà Brian De Palma che vedeva Sissy Spacek nel ruolo di Carrie, Nancy Allen in quelli della perfida compagna di scuola Chris che organizza il pesante scherzo del sangue suino e John Travolta come ragazzo di Chris.
La versione del 2013, uscita ora nelle sale italiane, ricalca perfettamente la storia originale, può annoverare Julian Moore nei panni della fanatica madre di Carrie e vede una Chloe Grace Moretz (già abituata, nonostante la giovanissima età, ad interpretare remake di classici horror come Lasciami entrare e Amytyville Horror) nei panni di Carrie.
Il remake è convincente, confessiamo di preferire lo sguardo allucinato di Sissy Spacek rispetto a quello della giovanissima Moretz, ma la sequenza dello scatenarsi dei poteri telecinetici è fatta molto bene anche nel film del 2013.
Carrie è un vero e proprio inno contro il fanatismo di ogni tipo, quello religioso della madre e quello degli adolescenti che tendono a deridere e ad isolare il diverso. E nonostante siano passati ben 40 anni dalla pubblicazione del libro di King è ancora perfettamente attuale.
La società, non solo quella americana, deve combattere ancora con fanatici religiosi di ogni tipo e fenomeni di bullismo scolastico sia maschile che femminile. E questo sinceramente ci lascia un senso di amarezza difficile da mandar via.
J Mnemonic