La maggioranza clericalista che governa questo paese ha deciso di far diventare il parlamento un quarto grado del nostro sistema giudiziario, sollevando un conflitto di potere con la Corte di Cassazione.
Quindi non è bastato ignorare il problema per decenni, mettendo mille ostacoli al raggiungimento di una legittimazione del Testamento Biologico, si è scelto di intervenire nel modo più scellerato possibile, ovvero quello di creare un conflitto fra una sentenza che fa rispettare l’art.32 della Costituzione Italiana e l’annosa volontà di NON legiferare del parlamento Italiano (leggi succursale della CEI).
Come detto era ampiamente previsto questo passo dopo la sentenza della Corte di Milano, come del resto era prevista l’ennesima prova di ipocrisia da parte del PD che è da tempo ostaggio della Binetti e del suo eroico manipolo teo-dem in grado di paralizzare eticamente un partito che li vede in forte minoranza. Puntualmente e coerentemente con la sua breve storia il PD ha scelto vigliaccamente di astenersi dal voto.
Dovrebbe essere confermata invece la spaccatura nel PDL (esiste dunque laicità a destra) con il manipolo liberale (l’unico che può fregiarsi in questa maggioranza di tal nome) guidato da Della Vedova che dovrebbe aver espresso voto contrario.
Speriamo ora che la Corte Costituzionale non sia succube della bora (altro che vento) clericale che spira nel nostro paese… in caso contrario saremo curiosi di vedere con quale contorsione giuridica riuscirà a smentire una sentenza che non fa altro che rispettare la Costituzione Italiana.
Alessandro Chiometti