Doverosa premessa, la frase che segue non ce la siamo inventata ma è pubblicata in uno dei tanti blog catto-integralisti che alla faccia dei presunti cambiamenti di Papa Francesco I stanno combattendo una campagna mass mediatica feroce contro gli omosessuali. I risultati di questa campagna d’odio si vedono ogni giorno leggendo in cronaca il quotidiano aumento di aggressioni squadriste e omofobe in città fino a poco tempo fa tranquille.
“Logicamente, infatti, perché si possa parlare in modo sensato di “estensione dei diritti” occorrerebbe che ci fossero effettivamente dei diritti da estendere, ovvero che qualcuno degli aventi diritto ne fosse effettivamente privato. Ed è chiaro che non è questo il caso, in quanto il matrimonio “same sex” è vietato per tutti, non solo alle persone omosessuali”
Ovviamente non perderemo un secondo del nostro tempo a commentare una fesseria del genere che fra l’altro nel blog “libertà e persona” è pubblicata con una bandiera arcobaleno grondante sangue messa in bella mostra.
Quello che ci chiediamo è invece se ha senso continuare a cercare un dialogo con persone in evidente malafede.
Ora è evidente che chi darà credito a demenzialità del genere saranno persone già incapaci di superare i propri pregiudizi personali probabilmente frutto di anacronistici dogmi religiosi, tuttavia è doveroso ricordare che questi individui che cercano di presentare con ragionamenti pseudo-giuridici la loro omofobia in passato erano quelli che cercavano di giustificare il razzismo su basi scientifiche.
Quelli che insomma cercano di dare una parvenza di razionalità al ragionamento irrazionale dei fanatici (religiosi e non) e per questo doppiamente pericolosi, socialmente parlando.
Nel frattempo il “chiagni e fotti” della più grande lobby della storia italiana (la Chiesa Cattolica) continua a dare i suoi frutti, con il ddl Cirinnà rimandato a data da destinarsi e le proposte di legge sull’eutanasia affossate nel dimenticatoio.
E qualcuno continua a dirci che occorre dialogare.
Alessandro Chiometti