Ricapitoliamo, qualche mese fa la Corte Costituzionale ha cancellato dopo nove anni (meglio tardi che mai) la famigerata legge elettorale “porcellum” ritenendola incostituzionale su due aspetti fondamentali, la mancanza delle preferenze e la presenza di un premio di maggioranza che distorce la volontà degli elettori.
Nonostante questo sollecito istituzionale e costituzionale il governo Letta non riusciva a cavare un ragno dal buco a causa del fatto che governava con l’appoggio di quelle forze politiche che avevano voluto questa legge e, di fatto, rifiutavano la sonora bocciatura costituzionale.
A questo punto è arrivato Matteo “bravo solo te” Renzi e ha sparigliato le carte dicendo “ora ci penso io” e contraddicendo tutto quello che aveva detto fino a dieci minuti prima, si è fatto nominare Primo Ministro promettendo (fra le tante cose) un accordo per una nuova legge elettorale.
Ed ecco qua la nuova (?) legge elettorale, che prevede premio di maggioranza e non prevede le preferenze.
Verrebbe da chiedergli, Renzi cos’è che non hai capito? La riproposizione del porcellum erano tutti buoni a farla, Berlusconi non aspettava altro!
E adesso dovremo aspettare altri nove anni che la Corte Costituzionale si ri-pronunci su una cosa che ha già definito incostituzionale o dobbiamo sperare che Napolitano faccia la prima cosa sensata del suo doppio incarico come Presidente della Repubblica (e quindi garante della Costituzione) e bocci il frutto dell’inciucio tra un “giovane” (politicamente parlando) malato di protagonismo e un vecchio (in tutti i sensi) condannato che non vuol smettere di far del male alla nostra Nazione?
Nel frattempo gli elettori del Pd che hanno dato carta bianca a Renzi nelle ultime consultazioni interne facciano un fischio quando si saranno stancati di essere presi in giro.
Alessandro Chiometti