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Se la guerre del futuro si combatteranno principalmente con droni telecomandati e il tutto assomiglierà a un gigantesco videogioco, chi saranno i più bravi a vincere le guerre? Ma quelli che son più portati per i videogiochi ovviamente, i ragazzini adolescenti!
Questa l’idea centrale del film, preso dall’omonimo romanzo di Orson Scott Card, premio Hugo nel 1986 (lo scrittore ha collaborato alla stesura della sceneggiatura e ha prodotto il film).
La Terra è stata sul punto di essere annientata da un’invasione aliena, i fantomatici Formic sono stati respinti solo dal gesto coraggioso del pilota Mazer Rackham che sacrificando il suo aereo ha abbattuto l’astronave madre che guidava l’invasione.
Ora per evitare una nuova invasione gli alieni vanno inseguiti fino alla loro casa e resi incapaci di nuovi attacchi, per far questo serve un condottiero, ma dato che la guerra tecnologica è ormai un grande videogioco questo condottiero lo si deve cercare nei ragazzini adolescenti che sono i più bravi ad assimilare le informazioni complicate e rapide che si susseguono in un combattimento.
Ender, il protagonista del film, è considerato il prescelto per motivi non del tutto chiari da uno dei massimi comandanti della flotta terrestre, il colonnello Graff (Harrison Ford) che lo fa addestrare senza pietà in durissime selezioni in una scuola di guerra a gravità zero che si trova in orbita intorno al nostro pianeta.
Insieme a questi addestramenti Ender viene anche sottoposto a un controllo costante con un particolare videogame che sembra essere controllato dal suo pensiero e interagisce in qualche modo con i suoi sogni dove Ender “vede”i formic che cercano di comunicare con lui.
Finita, non senza problemi e sorprese, la prima fase dell’addestramento Ender e i suoi amici che hanno sbaragliato la concorrenza delle altre squadre vengono inviati in un avamposto vicino al pianeta natale dei Formic nel quale cominceranno le vere simulazioni di battaglia. Durante queste Ender scopre che il pilota che ha respinto eroicamente la prima ondata dei formic non è morto e sarà proprio lui a completare il suo addestramento.
La simulazione finale serve a decidere se Ender è in grado prendere il controllo pieno della flotta terrestre nell’attacco al pianeta dei formic, questa è un successo completo che si conclude con la distruzione totale del loro pianeta. Ma quando la simulazione finisce viene mostrata a Ender la verità, non era una simulazione, lui era già al comando della flotta ed è quindi responsabile del genocidio dell’intera specie dei formic.
Ender non regge a questa scoperta, scappa e si rende conto che il luogo esterno di quel pianeta è lo stesso dei suoi sogni quindi si avvicina al luogo dove una regina dei formic cercava di comunicare con lui. Questa è ora reale e gli mostra un uovo dal cuore pulsante dove un’altra regina sta per nascere. Per farsi perdonare del crimine commesso Ender giura che darà a questa nuova regina un nuovo pianeta sul quale ricominciare la loro razza.
Storia senz’altro geniale ed originale sul genere della fantascienza, solleva questioni morali in ogni fotogramma. La retorica della guerra giusta e dell’impedire al nemico di fare del male di nuovo è contrapposta all’abuso etico di costringere degli adolescenti poco più che bambini a combattere guerre più grandi di loro. Il finale del film con Ender che si ribella alla menzogna che gli avevano posto davanti facendogli distruggere un pianeta quando lui era convinto che fosse una simulazione sembra essere una lezione per chi non distingue i videogiochi dalla realtà, e perché no anche una critica a guerre sempre più disumane che fanno perdere al generale il contatto con i propri soldati rendendole tutte pedine sacrificabili.
Memorabile la lezione che Ender da al Colonello Graff spiegandogli che non conta solo il fine ma anche i mezzi con cui questo si raggiunge, dialogo che sembra quasi preso da un libro dei Wu Ming.
Se solo il film fosse stato un po’ più chiaro in alcuni passaggi (perché Graff era sicuro che Ender fosse il prescelto? Come faceva Ender ad interagire su un videogioco con i formic a migliaia di anni luce di distanza? Se come sembra di capire alcuni computer sono controllati dal pensiero di Ender a cosa servono ancora i controlli digitali?) avrebbe senz’altro meritato il massimo dei voti.
J. Mnemonic