Ferrara, incubo catodico

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Doriana Goracci su Megachip

"L'aborto facile è una favola. Va combattuto e non facilitato."Queste
sono le parole di fuoco di  Ferrara, che si candida alla camera e punta
ad ottenere 25-30 candidati.


In Toscana, durante il fine settimana, non
gli hanno dato pace le donne, come lui  fà da sempre, contro  tutte, le donne e gli uomini, quelli che non sono suoi amici, come Magdi Allam che lo chiama il "matto di Dio", che vorrebbe da "brezza leggera – diventasse – un vento forte e impetuoso, che non potrebbe che migliorare e rinvigorire tutta la politica italiana e, se inserito nel centrodestra, che della tradizione e dei suoi valori pensa di essere il custode, ne gonfierebbe le vele della passione, dell'entusiasmo e della partecipazione" o come l'amica da quarant'anni, la Barbara Palombelli che dichiara: "La tua sfida è meravigliosamente banale: chiedi a te stesso, alle tue giornaliste/i, alle italiane/i, al mondo intero, di definire il senso della vita all'inizio del terzo millennio dopo Cristo".

Dicono che si sentiva intelligente e arguto anche a scuola, quando faceva il cretino: la famiglia aveva contribuito a rendergli la lingua sciolta. E' il compagno di destra, il giornalista colto e brillante, quello che fa pendant con Gad Lerner, un incubo  rivisitato da sadici del tubo catodico.

Ora declama che lui se potrà, lo farà: metterà al bando la pillola  Ru486, che  è un "omicidio perfetto, senza sangue".
E' vero è un'implosione che evacua in segreto, magari in tante l'avessero potuta avere al posto dei ferri, quelli per abortire e che il ginecologo, non obiettore, grida che sono sporchi… Tanti saranno gli  embrioni morti, tanti saranno i  comitati a sostegno della moratoria che nascono, lui la pensa così. Al teatro Dal Verme di Milano, una platea di milleduecento spettatori lo applaudì entusiasta.

Dice Tiziana Caggioni sul suo blog: "E' importante cercare di ascoltare gli amici che da anni si stanno impegnando in politica per poter incidere maggiormente sulla società e per poter permettere all'uomo di essere più uomo".Lei fa parte di "Famiglie per l'Accoglienza", aderisce alla proposta di moratoria sull'aborto, non ospiterà mai  quel ragazzone del Ferrara, tantomeno per sempre.

"Se lo stato è il pronto soccorso del desiderio regolato dall'istinto, se è il farmacista della fregola, se moraleggia a vanvera e contro assicura con la gomma il formidabile gesto dell'amore, dove troverò la forza" era il 3 dicembre del 2007 e concludeva così un articolo sul suo Foglio.
Oggi lo dice chiaramente, che le donne dovranno soffrire , quelle che uccidono, quelle che abortiscono devono saperlo bene che non possono fare una passeggiata, che con lui non si scherza.

Se tocca al medico valutare il reale stato psichico della donna, tocca alla donna valutare il reale stato psichico di questo Paese.
Troveremo la forza per  resistere a costoro?

7 Aprile 2008   |   articoli   |   Tags: