Proviamo con pochi mezzi ma molte idee a far partire una nuova avventura in questa città.
Il cinema con la città di Terni ha avuto sempre un rapporto particolare, di amore e odio potremmo definirlo. Benigni, gli studios di Papigno, il festival popoli e religioni, quello di cinema e lavoro, la scuola di Gastone Moschin.
Ma il genere horror, non ha mai ricevuto gli onori di casa nella nostra città, e non è necessario tirare in ballo il caso della famigerata accademia di Carlo Rambaldi per dimostrarlo.
Ci proviamo noi dell’Associazione Culturale Civiltà Laica ad attirare l’attenzione su questo genere, non limitato certo solo al cinema ma che ha solidissime basi letterarie, sempre bistrattato e sottovalutato ma la cui schiera di appassionati è andata costantemente aumentando.
Infatti, se fino all’inizio degli anni ’90 l’horror era un fenomeno di nicchia, oggi possiamo dire che questa “nicchia” è cresciuta a dismisura grazie ai successi di film come “Il silenzio degli innocenti” che è arrivato a vincere l’oscar, o alla riproposizione in chiave moderna di grandi classici del passato come il Dracula di F. F. Coppola o il Frankenstein di K. Branagh. Non possiamo poi non citare per l’Italia il fenomeno del fumetto di Dylan Dog che ha avvicinato almeno due generazioni di ragazzi al cinema e alla letteratura horror.
Non è questa la sede per rispondere alle solite, prevedibili, contestazioni sul fatto che il genere horror istighi alla violenza. Diciamo semplicemente che questa storia è stata ampiamente smentita e che non è il caso di tornarci neanche sopra.
Tornando al nostro festival invece che si terrà nel fine settimana di Halloween (quale occasione migliore?) presso la Sala dell’Orologio del Caos Museum: abbiamo provato ad unire cinema e letteratura mettendo insieme presentazioni di libri e proiezioni di film.
Per i libri abbiamo scelto di premiare, in questa prima esperienza, il genere thriller/noir. I tre titoli scelti “Il gioco di Sid”, “Falsa Imago” e “Il vampiro di Munch” rappresentano tre novità italiane che si caratterizzano per le profonde descrizioni del “lato oscuro” dell’essere umano.
Riguardo al settore cinematografico invece, abbiamo deciso di dividere il festival fra una retrospettiva degli anni precedenti alla popolarità del genere e i film recenti.
Per la retrospettiva abbiamo innanzitutto scelto di omaggiare il grande attore inglese Cristopher Lee, che oggi tanti conoscono per i suoi ruoli come Saruman ne “Il signore degli anelli” o come Conte Doku nella nuova trilogia di “Guerre Stellari”. Ma nel 1958 (e negli anni seguenti) ha dato corpo e volto al Dracula forse più inquietante della storia del cinema. Poi siamo andati a pescare negli anni’80 con due classici intramontabili “La Cosa” di John Carpenter e “Un lupo mannaro americano a Londra” di John Landis.
Per quello che riguarda l’horror dei nostri giorni invece abbiamo scelto quasi con un criterio di confronto fra tre sottogeneri completamente diversi fra loro: l’horror legato alla religione Voodoo importata nella Louisiana dagli schiavi africani e rappresentato da “The Skeleton Key”; l’horror orientale introspettivo, psicologico e molto inquietante con “Two sisters”; e per finire un classico, ovvero i vampiri con il fortunatissimo “30 giorni di buio”.
Ogni sera inoltre metteremo in palio un dvd originale di un classico del cinema horror semplicemente giocando a un quiz, ovviamente a tema.
Il Fat, ovvero il ristorante del Caos Museum, offrirà a un prezzo vantaggioso un menù pizza-birra-caffè a chi, avendo visto gli appuntamenti del pomeriggio, vorrà vedere anche la proiezione serale.
Il tutto si svolgerà con costo di ingresso zero. Non perché Civiltà Laica ha infiniti fondi a disposizione ma semplicemente perché, promuovere la cultura è il primo dovere di un associazione culturale, e come insegna il Prof. Marcello Ricci (socio fondatore di Civiltà Laica) “la cultura non ha prezzo”.
Un ringraziamento a chi ha creduto in questo progetto e ci ha dato e ci darà una mano, ovvero: il Caos Museum, il centro musicale Jalenti, la fumetteria Delirio, la casa editrice Dalia Edizioni e il sito www.stephenking.it.
Se la cosa funziona l’anno prossimo cercheremo di fare ancora meglio.