L’istituto di ricerca svizzero Isopublic, affiliato alla prestigiosa società demoscopica Gallup, ha realizzato dal 24 settembre al 9 ottobre un sondaggio sul parere dei cittadini di dodici Paesi europei (Danimarca, Germania, Finlandia, Francia, Grecia, Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Austria, Portogallo, Svezia, Spagna) sull’eutanasia.
Nel complesso gli europei sono a favore sebbene ci siano popolazioni dove il consenso è minore.
La maggior parte degli intervistati pensa che ciascun individuo debba avere la possibilità di determinare in modo autonomo quando e come vuole morire, con percentuali che variano dall’87 per cento in Svezia ed il 52 in Grecia: in Italia il 76 per cento pensa che ciascuno abbia il diritto di disporre della propria vita mentre i contrari sono il 17 per cento; il resto sono indecisi.
I pareri sono stati più tiepidi, seppur sempre maggioritari, davanti alla domanda su quanto personalmente si sia disposti a prendere in considerazione l’eutanasia davanti ad una malattia incurabile o una grave invalidità. A prendere in considerazione per se stessi questa alternativa sono il 78 per cento degli spagnoli, il 71 degli italiani ed il 68 degli irlandesi. Paradossalmente aumenta il consenso tra i greci che si considerano personalmente favorevoli all’eutanasia nel 56 per cento dei casi. Le popolazioni europee, cioè, sono a favore dell’eutanasia in linea generale ma il consenso diminuisce qualora debbano prenderla in considerazione per la propria persona: questo principio invece viene capovolto in Grecia.
Schiacciante contrarietà a considerare l’eutanasia sanzionabile di pena: ad essere in disaccordo sono l’82 per cento dei portoghesi, il 76 degli italiani (solo il 18 per cento è favorevole) mentre paradossalmente i più “tiepidi” sono gli svedesi, in quanto solo il 58 per cento degli intervistati pensa che l’eutanasia non debba essere penalmente rilevante.
Uno degli argomenti usati per opporsi all’eutanasia è che la sua introduzione potrebbe incentivarne il ricorso. Il 73 per cento dei danesi pensa che questa eventualità non possa accadere mai o solo raramente, mentre solo il 38 per cento dei greci respinge questa ipotesi; il 62 per cento degli italiani non condivide mentre il 29 pensa che sia possibile.
Seppure in misura minore, il parere favorevole degli italiani verso l’eutanasia era emerso anche nel Rapporto Italia 2012 di Eurispes. Nonostante gli italiani siano a favore dell’eutanasia, attualmente alla Camera è in discussione il disegno di legge Calabrò che non solo proibisce all’articolo 1 «ogni forma di eutanasia e ogni forma di assistenza o di aiuto al suicidio» ma di fatto non permette al paziente di rifiutare idratazione e alimentazione forzate e rimette la sua volontà a quella del medico, in contrasto con l’articolo 32 della Costituzione: «Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge».
Cagliostro – Cronache Laiche