In questi giorni di “riaperture”, mentre la gente gioisce per un’ora di coprifuoco in meno guidata verso la libertà dal duo Salvini-Meloni trionfante, e nessuno che si chieda come possa un governo continuare a tenere “poteri speciali” dopo 16 mesi dall’inizio dell’emergenza con i dati della mortalità in linea con le medie stagionali e quelli della letalità del Sars-Cov-2 in picchiata; abbiamo ripensato allo scorso anno quando, travolti dal nostro inguaribile pessimismo (che poi si rivela sempre ottimismo in realtà), pubblicammo un “errorario” della Covid19, abbastanza sicuri del fatto che la lezione[1] era stata di tale portata per cui certe scelte scellerate non sarebbero potute essere riproposte.
E infatti ce ne sono state di ben peggiori.
Ma è difficile far passare ciò che è nella lunga lista di assurdità nella gestione della “seconda ondata” che ci siamo appuntati (alcune già apparse nei nostri riassunti “One year of Covid”) come errori. Dalla gestione dei tamponi /test rapidi (che oggi a fine Maggio 2021 i governatori dell’Assurdistan scoprono essere utili per far ripartire stadi, teatri, ristoranti, cinema, palestre, in sicurezza… che sciocco chi lo proponeva a settembre 2020!), al fatto che dopo un anno e mezzo un Comitato -Tecnico- Scientifico ministeriale con ben 750 consulenti non è riuscito a capire che nell’acqua clorata e sanificata delle piscine il coronavirus non può esserci[2], passando per: doppie e triple mascherine, caffè da essere consumati a distanza congrua dall’ingresso del bar, discussioni social sui vaccini sterilizzanti che avrebbero avuto timore a farle ricercatori in biochimica applicata, piani vaccinali estratti insieme ai numeri del lotto, diffusione sistematica di fake news sulla pericolosità di AstraZeneca, primari virologi in prima serata a dire che il “virus si è organizzato e ha messo su la variante brasiliana”[3], famiglie chiuse in casa per 30 giorni con la spazzatura perché gli operatori della nettezza urbana non potevano prendere i rifiuti “sanitari speciali” (evidentemente un tentativo di fermare la Covid19 con la diffusione del tifo), di mutazioni chiamate varianti per non far ricordare che fino a settembre il Sars-Cov-2 non poteva mutare, indici Rt usati come clave per mandare in zona rossa regioni con meno contagi percentuali di altre in zona gialla, provvedimenti a tempo come il coprifuoco totalmente ingiustificati dal punto di vista sanitario, divieti di vendita di mutande e cancelleria nei supermercati.
Errori? Per considerarli tali, a voler essere molto benevoli, dovremmo presupporre una situazione della cabina di regia governativa simile a quella che ZeroCalcare raccontava nelle sue storie animate nella prima quarantena. Dove “topi da laboratorio“ invidiosi e rancorosi verso la gente normale coglievano l’occasione per tirar fuori incomprensibili provvedimenti a caso per ripicca e rovinare la vita agli “altri”.
A voler invece essere un minimo razionali e parlare quindi di “bestialità“ più o meno volute si cadrebbe inevitabilmente nelle “fantasie di complotto”, non fosse altro per dire “no, chi ci governa non può essere così inetto“.
Quindi evitiamo di commentare, del resto, questi mesi di forzato isolamento ci hanno consentito di leggere lo stupendo saggio/manuale “La Q di Qomplotto” di Wu Ming 1, che ci fa capire come la nostra vita (intesa come quella di chi, come noi, cerca di farsi guidare dal buon senso) sia veramente un equilibrio non sopra la follia ma sopra due follie contrapposte e complementari.
La prima è quella di un potere che sfrutta la paura e la disinformazione per giustificare se stesso, i suoi provvedimenti e la carenza di democrazia nel paese (carenza che è solo peggiorata con la Covid, ma da tempo l’Italia può essere ritenuta per molti versi fuori dai confini politici della Democrazia Rappresentativa) e che pur di non ammettere “sì… forse potevamo fare qualcosa di diverso” piuttosto dichiarerebbe guerra alla Svezia.
La seconda è quella di chi urla e denuncia in piazza complotti e poteri forti ma chissà perché, anche in una situazione del genere dove gli obiettivi dovrebbero essere chiari per tutti, cade nella trappola di prendersela con i più deboli o i diversi (il virus portato dai migranti, i cinesi che vogliono dominare il mondo, gli ebrei sempre dietro a tutto, i piani segreti per sostituire la razza europea e cristiana) e non riesce a separare l’assurdo dal verosimile, cadendo inevitabilmente nella galassia no-vax/no-brain (che porta inevitabilmente a Qanon e ai vari Pizzagate). Gente che, chissà perché si convince che un iper – pluri – triliardario come Donald Trump sia contro i poteri forti.
Lo ammettiamo, forse siamo stanchi. E chi non lo è dopo questi due anni?
Ma a differenza dello scorso anno possiamo dire che chi cerca di camminare in equilibrio sopra a queste due follie è riuscito anche a farsi sentire e a cambiare alcune cose. Pensiamo all’ottimo lavoro di Guido Silvestri sui vaccini e sugli anticorpi monoclonali, di Sara Gandini sulla riapertura delle scuole e a quello di Maurizio Rainisio sulla necessità di vaccinare per prime le persone sensibili e infine all’insostituibile Paolo Spada i cui numeri e grafici ogni sera hanno smontato, per chi seguiva la pagina “Pillole di Ottimismo” il terrorismo mediatico imperante.
Così mentre i servizi dei mass media si concentrano sui contagi fuori controllo in India a causa dei noti pellegrinaggi e su quelli in Giappone dove ci narrano di una situazione così allarmante per cui i medici chiedono di annullare le prossime olimpiadi (e del resto dei Crisanti-san o Galli–san ci saranno anche fra i nipponici), vi lasciamo con il consueto grafico che ridimensiona la propaganda che ci ricorda quanto siamo stati fortunati ad essere italiani e quindi governati dai fantastici Conte-Speranza-Draghi.
Perdonateci se abbiamo questo brutto vizio di basarci sui dati.
Alessandro Chiometti
[1] L’evidenza che l’assurdo lockdown italiano della prima fase, paragonabile solo a quello spagnolo e francese, non ha influito sull’andamento dei contagi l’abbiamo fornita più volte, la riproponiamo pur sapendo che “puoi portare un cavallo all’acqua non costringerlo a bere”. https://www.civiltalaica.it/cms/index.php/dallassurdistan-in-attesa-del-peggio.html
[2] L’affare “piscine” che saranno le ultime a riaprire al chiuso, perfino dopo le palestre, meriterebbe non un articolo ma un libro a parte per capire l’ostinazione con cui Speranza e i suoi cattivi consiglieri le hanno tenute chiuse in questo modo. Ma dopo aver visto che anche il sito del governo dice che è impossibile prendere il coronavirus in piscina o in una vasca di idromassaggio l’unico approfondimento che possiamo auspicare è quello che i nostri governanti facciano su di essi rivolgendosi a un buon psichiatra.
https://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=4653
[3] ad imperitura memoria di uno dei più bassi livelli di informazione scientifica mai raggiunto: il virologo Massimo Galli “Carta Bianca” Rai 3 20.4.2021 ore 21.30 circa