Ricapitoliamo. Nell’anno 2009, bicentenario della nascita di Darwin, per contrastare la miriade di convegni, conferenze, giornate di studio volte a favorire la conoscenza e la divulgazione dell’Evoluzione Biologica, il CNR (non esattamente un istituto qualunque) per mano del suo impavido vicedirettore Roberto De Mattei organizza un convegno antievoluzionista a cui partecipano scienziati europei delle più disparate discipline scientifiche, con un denominatore comune curioso, molti di loro sono riconducibili ad ambienti dell’estrema destra integralista europea.
Ovviamente il convegno, organizzato da un individuo che di professione fa lo storico del cristianesimo, dato il tasso praticamente nullo di competenze specifiche in evoluzione biologica dei partecipanti, ha un impatto pari allo zero sulle riviste specializzate. Tanto più che gli argomenti portati sono imbarazzanti per chiunque abbia un minimo di infarinatura sul tema; siamo al livello del cartone animato dei Flinstones tanto per capirci, visto che il convegno da spazio a deliri riguardanti dinosauri che convivevano con gli umani e ad ere geologiche cortissime con grand canyon che si formano nel giro di un anno.
Gli unici a fomentare e a riprendere i deliri creazionisti, guarda caso, sono i siti specializzati in integralismo religioso come il notissimo “totus tuus” che ignora i convegni scientifici e da spazio a qualunque individuo si dica disposto a confermare le verità bibliche.
Quindi il prode Roberto De Mattei, vice presidente del CNR non dimentichiamolo, non poteva essere certo soddisfatto del mancato impatto sulla comunità scientifica del suo convegno creazionista, viene da chiedersi cosa vuole impattare sul mondo scientifico uno storico del cristianesimo… ma tant’è, il nostro dicevamo non può rinunciare alla sua lotta contro Darwin e la sua immonda teoria quindi decide di raccogliere e pubblicare gli atti del convegno in un libro di favole creazioniste dal titolo esplicativo “Evoluzionismo: il tramonto di un ipotesi”. Trova anche un editore, Cantagalli, ci mancherebbe che il vicepresidente del CNR non trovi un editore, e lo pubblica trionfalmente fra gli applausi del quotidiano “Libero” (…a proposito della destra integralista europea…) presentandolo a Roma il 6 Novembre.
A questo punto, tanto trionfalismo creazionista deve essere giunto anche agli ambienti accademici competenti dove qualcuno, dopo essersi fatto qualche risata, ha detto “ora basta ridere” e così Telmo Pievani, nel numero 6/2009 di MicroMega, con solo due pagine di spiegazioni scientifiche distrugge tutte le corbellerie raccolte da Roberto De Mattei.
A questo punto la domanda è semplice: il CNR, ente pubblico nazionale con il compito di promuovere e diffondere la conoscenza scientifica, può permettersi di farsi coprire di ridicolo a causa del suo vicedirettore?
Alessandro Chiometti