Il Natale ha 5000 anni

Pubblicato da

Intervista del 20 marzo 2008

di Roberta Scorranese


Il Natale ha 5000 anni

di Francesco Saba Sardi


Sulla copertina di questo libro c'è un'incisione dell'artista cinquecentesco Hans Baldung, detto Grien. Raffigura una Madonna con in braccio il Bambino, al quale sant'Anna stimola allegramente i genitali. Ma questo è niente: le successive settecentoventi pagine sono molto più irriverenti. Verrebbe da dire "blasfeme", se non fosse che Il Natale ha 5000 anni, di Francesco Saba Sardi non comprende il concetto di bestemmia semplicemente perché non contempla quello di idolatria. No, quest'opera va letta per quello che è: una coltissima, erudita, meticolosa analisi del concetto di religione. Con una nota: l'autore è un grande studioso di miti e riti, nonché infaticabile viaggiatore.
Nato a Trieste ma da anni a Milano, Saba Sardi è uno che parla con cognizione di causa: ha vissuto in tutti i continenti, sa bene come pregano gli aborigeni australiani nonché gli Inuit dell'Artico. Ecco perché, dette d lui, affermazioni come "Le religioni sono fonte di odio" non hanno proprio niente di scontato. Non hanno proprio niente di scontato, bensì fanno paura. "Questo libro – dice, seduto nel salotto del suo appartamento milanese – è stato pubblicato per la prima volta quasi cinquant'anni fa e allora suscitò molte polemiche".
Impossibile pensare il contrario: è un libro in cui si illustrano le radici pagane del Natale, dai riti egizi a Zoroastro. E non solo. I Gesuiti lo misero all'indice anche per il fatto che la religione, qui, smette di brillare quale messaggio salvifico ma diventa una specie di "naturalizzazione del caos", briglie alla naturale meraviglia di fronte alla spontaneità, incarnazione del Potere. Insomma, la religione diventa un freudiano "disagio della civiltà" che, lungi dal renderci liberi, ci asservisce.
"Le religioni, da sempre e senza distinzioni – afferma – sono per definizione portatrici di odio, in quanto si autodefiniscono detentrici dell'unica verità possibile". E il discorso si fa più sottile e interessante quando diventa teoretico. "La cosmogonia di Esiodo racconta che Zeus, il dio greco, divenne il più potente perché fu capace di divorare Phanes, il disordine, colui che appariva e basta, che non si concretizzava. Quindi Zeus acquisì potere, in qualche modo, facendo ordine". E, in seguito, le religioni si adeguarono: cercarono di dare una collocazione naturale e temporale agli dei, in primis una data di nascita. Il Natale, appunto. Che avrebbe non duemila, bensì cinquemila anni perché fu appunto cinquemila anni fa che si manifestarono le prime concezioni del Natale – o del "Figlio del Cielo" o dell' "Apparso". Quando si cominciò a sentire l'esigenza di un salvatore che riconducesse il mondo a quel senso perduto della meraviglia iniziale.
I Natali, allora, sono tanti. Non c'è solo Cristo, ma sono innumerevoli i salvatori che escono da grembi vergini, che sbucano da grotte e caverne, che nascono dagli abissi. Il Buddha esce dal fianco di sua madre Maya senza provocarle dolore. In un antico testo a proposito di Zoroastro si legge che "Al momento in cui morì, egli proiettò il proprio sperma per entro una sorgente e, approssimandosi la fine del mondo, da esso sperma una vergine nascerà, e un bimbo uscito da lei metterà in rotta un numero enorme di seguaci di Ahriman". Un cenno alle origini del Natale viene anche dalle Bucoliche di Virgilio. Insomma, il Natale ha cinquemila anni perché da tanto tempo cerchiamo di sistematizzare le nostre emozioni. E il messaggio è chiaro: finché non ci riapproprieremo della nostra natura, quella non asservita a nessun potere, non saremo mai liberi.

Francesco Saba Sardi, triestino trapiantato a Milano, ha pubblicato oltre 40 libri di narrativa, saggistica, poesia e viaggi, ed è un notissimo traduttore da sei lingue, più volte premiato in Italia e all'estero per la sua attività. Indefesso frequentatore di etnie e realtà poco note, per anni ha visitato terre di tutto il mondo. Tra le sue opere più note: Il Natale ha 5000 anni, 1958; Sesso e mito, 1962, ediz. americana 1975; Onan, 1964; Il secolo dei libertini, 1967; La perversione inesistente, ovvero il fantasma del potere, 1977; Il massacro, moventi e storia del militarismo, 1963, ediz. tedesca 1972; Sessuofobia, 1965; Nascita della follia, 1980; Dottor Sottile, 1984; Il cuore dell'Africa, 1987; Messico, 1988; India, 1991; Marocco, 1994; La perla, 1995; Il traduttore libertino, 1997; La parte oscura, 1999; Che cos'è il Buddismo?, 2002; Il grande libro delle religioni, 2002, ediz. francese 2003; Gonçalvo o della menzogna, 2003; Poco fa, altrove, 2003; Dominio, 2004.

Francesco Saba Sardi
Il Natale ha 5000 anni
Bevivino Editore
Pagine 720 – Euro 28

14 Aprile 2008   |   articoli   |   Tags: