[riportiamo l’introduzione della giornata dell’Evolution Day del 21 Febbraio 2015]
Da dieci anni circa organizziamo nella nostra città i Darwin Day, giornate di incontro volte a diffondere la scienza e la consapevolezza dell’evoluzione biologica che regola la vita sul nostro pianeta. Quando abbiamo cominciato, dieci anni fa, le cose erano un po’ diverse. Il mondo accademico ancora non era sceso in piazza in modo concreto e divulgativo per contrastare il movimento neo-creazionista dell’Intelligent Design e tutto ciò che gli sta attorno.
Gli scienziati erano ancora su piani irraggiungibili mentre in internet imperversava la disinformazione dei neo-creazionisti.
In questi dieci anni possiamo dire che le cose sono cambiate per quel che riguarda la divulgazione certamente in meglio. Sono scesi in campo grandi nomi del mondo accademico: Telmo Pievani, Guido Barbujani, Luigi Cavalli Sforza, e Rita Levi Montalcini finché è vissuta. Alcuni di questi li abbiamo avuti anche ospiti ai nostri Darwin Day.
Certo ovviamente si trovano ancora i vari siti di disinformazione che portano le classiche argomentazioni creazioniste: complessità irriducibile, errori nella datazione dei fossili, anelli mancanti, interpretazioni ridicole del secondo principio della termodinamica, inspiegabilità della formazione della vita dai composti inanimati e quant’altro.
Ma oggi basta davvero andare su wikipedia per distinguere ciò che è scienza da ciò che non è scienza e trovare, ad esempio un intera pagina di “prove dell’evoluzione biologica”. Oltre a questo ci sono dei bellissimi siti in italiano che danno conto dello stato dei fatti come il bellissimo www.pikaia.eu che costantemente aggiornato dà un ottima idea delle discussioni intorno all’evoluzione biologica.
Ho detto discussioni, perché come ogni teoria scientifica l’evoluzione biologica è costantemente oggetto di revisioni, aggiornamenti e correzioni. Tante sono le conoscenze in più che abbiamo da quando Darwin la promulgò che sarebbe da sciocchi pensare che sia rimasta la stessa.
Quello che non vogliono accettare gli anti-darwinisti è che il nocciolo della teoria oggi continua ad essere darwiniano. Nonostante tutto, verrebbe da dire. Il meccanismo mutazione-selezione-speciazione funziona bene dopo oltre centocinquant’anni.
Ovviamente, ciò non vuol dire che non si discuta attorno a questo. Si discute dei meccanismi di selezione, si discute del nuovo ruolo dell’ambiente (epigenetica), si discute dell’estinzione di massa che stiamo vivendo, solo per fare degli esempi.
Di tutto questo i grandi mass media non se ne sono accorti o se ne sono accorti pochissimo, continuano ad essere affezionati all’immagine della “marcia del progresso” che è una delle immagini più sbagliate per spiegare l’evoluzione biologica, continuano ad annunciare la scoperta di “anelli mancanti” laddove linea evolutiva non c’è stata (clamoroso in questo caso il recente titolo dell’articolo de “la repubblica” che annunciava la scoperta del cranio che collegava il Sapiens al Neanderthal quando lo stesso articolo parlava di ibridazione e non di evoluzione fra le due specie).
Tornando al creazionismo e alle sue nuove definizioni, chi ci ha seguito in questi anni sa che abbiamo trattato molte volte il tema, l’ultima volta l’anno scorso con il bravissimo Dott. Michele Bellone, precedentemente anche con il Darwin Day di Giangi Poli “le prove dell’evoluzione a portata di mano”. A questo punto riteniamo che il nostro pubblico si meriti un livello più alto di informazione.
È anche per questo che da oggi passiamo dal Darwin Day all’Evolution Day, non per rinnegare Darwin, anzi, ma per poter parlare di scienza a 360° dando per scontato che l’Evoluzione Biologica non è in discussione. Anzi, come diceva Dobhanski e ripreso anche dalla locandina di quest’anno “nulla ha senso in biologia se non alla luce dell’evoluzione”.
Quindi ripeto, da oggi nell’organizzazione di queste giornate diamo l’evoluzione biologica per scontata perché oggi chi è anti evoluzionista lo può fare solo per due motivi, l’ignoranza o la malafede. Mentre per la prima ormai basta aprire wikipedia e non è necessario scomodare dei professori a tenere una conferenza, per la seconda non c’è cura.
Oggi parleremo con il Prof. Rondinini della sesta estinzione di massa che stiamo vivendo in questi giorni e con il Prof. Magnani delle ultime scoperte delle neuroscienze. Ovviamente alla fine potrete intervenire e fare domande sul tema delle conferenze. Vi anticipo però che sarò categorico nel mio ruolo di moderatore, non accetterò domande che mettano ancora in dubbio l’evoluzione biologica. Abbiamo già dato per quello. Buona giornata.
Alessandro Chiometti