Questa la prima pagina del sito bbc.com il 19 luglio 2021 alle ore 19 (circa di sera).
Questa la pagina di Repubblica.it, stessa data stesso orario.
Il sito della Bbc pubblica solo una notizia in secondo piano (su otto totali nella parte alta dell’home page) riguardante l’epidemia di Covid19; Repubblica.it invece pubblica ben cinque notizie su dieci di cui due in primissimo piano ad aprire l’home page.
Se un alieno arrivasse oggi sulla terra sarebbe pressoché sicuro che in Italia ci sia un problema di diffusione di contagi Covid19 enormemente più grande dell’Inghilterra.
Un alieno per l’appunto, o uno che ignora totalmente la deriva terroristica dell’informazione italiana da due anni a questa parte; i “migliori” quotidiani italiani hanno una qualità che altrove non si riscontra così bassa neanche nella maggior parte dei tabloid.
L’ennesima conferma di questo viene dal grafico interattivo del Financial Times sull’andamento dei contagio per Covid19 nei due paesi.
Lo stesso alieno potrebbe altresì pensare che gli inglesi siano dei pazzi scatenati che se ne fregano di una quantità di contagi ben 30 o 40 volte superiore all’Italia. Che abbiano tutti deciso di suicidarsi dopo la sconfitta nella finale degli europei?
Solo un alieno potrebbe pensarlo per l’appunto, perché la spiegazione (come può immaginare chi ha seguito l’epidemia con mente critica e quindi depennando ogni giornale italico dalle sue letture) in realtà è molto più semplice, ovvero che nonostante l’impennata dei casi il numero dei morti per Covid19 resta bassissimo. Grazie ai vaccini e alle terapie che ormai sono efficaci (anticorpi monoclonali ed altro).
E questo sia in Inghilterra che in Italia, lo prova il “solito” grafico preso dal sito interattivo del Financial Times.
Nel frattempo, grazie al terrorismo dei media la “dittatura degli inetti” con centoquarantamila morti di Covid19 sulle spalle della sua scellerata gestione, che ha cambiato condottiero ma ha lasciato i gerarchi nostalgici della DDR al loro posto magari affiancandoli con qualche nostalgico di dittature diverse, resta al suo posto e ricomincia a parlare di ripristinare le “zone gialle” che non hanno salvato nessuno (lo ha detto a suo tempo anche l’Aie) ma hanno ben contribuito ad affossare l’economia del paese (“A li cunti famo li pianti” spoiler del titolo del prossimo articolo).
Evitiamo di commentare per non risultare pleonastici.
“La peggiore delle democrazie è comunque preferibile alla migliore delle dittature” ammoniva Sandro Pertini. Possiamo concordare, ma l’Italia da tempo è da fuori dai canoni minimi per essere considerata una democrazia. E non è detto che la peggiore delle oligarchie partitiche sia comunque migliore di qualunque dittatura.
Alessandro Chiometti
Nota: Grafici interattivi del FT al sito: https://ig.ft.com/coronavirus-chart/?areas=ita&areas=e92000001&areasRegional=usny&areasRegional=usnj&cumulative=0&logScale=0&per100K=1&startDate=2021-05-01&values=deaths