Un giovane che si lascia puntualmente travolgere dagli eventi. Un investigatore privato alle prese con tre voci che lo consigliano, senza mai essere d’accordo tra loro. Un maresciallo dei carabinieri puntualmente pronto a procedere, senza aver mai capito bene come stanno veramente le cose. Il tutto sullo sfondo di una realtà di provincia, che è quella della Conca ternana, con le sue stranezze, le sue contraddizioni, ma anche, con le sue divertenti particolarità.
Con questo “romanzo a episodi”, KONKA-PROVE DI FUGA E DI RESISTENZA (Ed. Dalia Edizioni, 165 pag. 12,00 €), Alessandro Chiometti, attingendo al genere narrativo del noir, e prediligendo un registro decisamente incline all’assurdo e al tragi-comico, riesce ad intrattenere il lettore e, allo stesso tempo, a denunciare determinati problemi sociali, di fronte ai quali si pone l’alternativa, per l’appunto, tra fuggire o resistere.
I temi che vengono affrontati spaziano dal proibizionismo sulle droghe, al problema del lavoro e dell’impossibilità di gestire autonomamente la propria esistenza, a quello della solidarietà tra quei lavoratori che condividono gli stessi rischi, le stesse disavventure e responsabilità.
Non secondario è il tema della credulità popolare, terreno fertile per “santoni” e “impostori”, i quali sfruttano tale credulità per i propri scopi, con cinismo e calcolo. Nei racconti in cui viene affrontato tale tema, viene fuori lo spirito profondamente laico dell’autore, nonché la sua irrinunciabile fiducia nella razionalità e nella scienza.
Un libro che stimola la riflessione, un libro che avvince e incuriosisce, che lascia con il fiato sospeso, che diverte e stimola il sorriso con ironica amarezza, un libro che, come direbbe lo stesso autore, ci sprona a “non prenderci troppo sul serio!”.
Federico Piccirillo