[Prima parte: LA MESSA STA FINENDO?]
1) “Ma questo non significa – avverte il professor Introvigne – che tra i primi vi siano dei praticanti “falsi” da contrapporre ai praticanti “veri”.
Entrambe le cifre vanno lette entro un insieme più vasto, che comprende coloro che dichiarano una pratica religiosa almeno mensile, il 51,4 per cento, coloro che si dichiarano comunque cattolici, il 92,2 per cento, e coloro che si dichiarano più genericamente religiosi, il 96,7 per cento” [1].
Come si può constatare, un’introvignana raffinata interpretazione riesce a trasferire degli incontrovertibili dati numerici nell’empireo del gioco delle tre carte; d’altra parte, già Nietzsche aveva chiarito che:
“Non esistono fatti, ma solo interpretazioni”.
In verità, per l’analisi del Professor Introvigne sarebbe più appropriata la citazione di John Stuart Mill:
“Se si fosse trovato che le verità geometriche possono turbare gli uomini, già da tempo sarebbero state dichiarate false”.
Comunque, non avendo grande confidenza con la Filosofia, noi troviamo più agevole applicare l’Introvignismo ad altri contesti:
nella ex Unione Sovietica, si dichiaravano comunisti 30 cittadini su cento, solo 18, in realtà, si recavano nelle sezioni del Partito almeno una volta alla settimana; tuttavia, entrambe le cifre erano parte di un insieme più vasto, che comprendeva coloro che dichiaravano una pratica politica almeno mensile, il 51,4%, coloro che si dichiaravano comunque di Sinistra, il 92,2%, e coloro che si dichiaravano più genericamente progressisti, il 96,7%; sappiamo tutti come è finita l’Unione Sovietica.