E’ incredibile ma c’è ancora chi crede alle favolette messe in giro dai cattolici sul fatto che i preservativi non sarebbero sicuri come prevenzione contro l’aids.
Sembra assurdo nel 2009, ma basta fare una ricerca in rete quanti siti si sono affrettati a cercare una giustificazione (inesistente) per le panzane raccontate da Benedetto XVI contro i preservativi che gli hanno tirato addosso le critiche di tutta la comunità internazionale (è notizia recente che il Belgio vuole protestare ufficialmente per vie diplomatiche per il danno causato dalle insensate parole di Ratzinger).
Cerchiamo di mettere la parola fine a queste panzane sostenute dai cattotalebani pubblicando il documento della commissione europea del 2003 derivante da quindici anni di studi sull’efficacia dei profilattici, sperando (ma senza farsi illusioni) che i fanatici religioni nostrani si diano una calmata e riflettano sulle panzane che sono costretti a bersi per amore della loro fede.
Il documento è preso da: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/03/1410&format=PDF&aged=1&language=IT&guiLanguage=en
redazione[at]civiltalaica.it
IP/03/1410
Bruxelles, 20 ottobre 2003
HIV/AIDS: la ricerca europea fornisce prove evidenti
che il profilattico protegge dal virus
Nonostante i recenti dubbi sul possibile passaggio del virus dell’HIV
attraverso i pori dei preservativi in lattice, i progetti di ricerca dell’UE
provano scientificamente il contrario: se usato correttamente, il profilattico
garantisce la massima sicurezza. Negli ultimi 15 anni, la Commissione ha
sostenuto, in questo campo, oltre una decina di progetti di ricerca in tutta
Europa, oltre che in Asia e in Africa, le zone più colpite dalla pandemia
dell’AIDS. Queste iniziative europee si sono concentrate sulla porosità
potenziale e sugli standard di qualità dei preservativi, anche attraverso studi
sulla trasmissione dell’infezione all’interno delle coppie e tra le prostitute. I
test scientifici hanno dimostrato che il preservativo è l’unica protezione
efficace contro l’HIV/AIDS. Ogni anno, il virus miete oltre 3 milioni di vittime e
la lotta contro l’HIV/AIDS si affida essenzialmente a metodi di protezione, tra
cui il preservativo.
"Mi baso su dichiarazioni che poggiano su prove scientificamente valide ed è
assolutamente dimostrabile che il preservativo costituisca il miglior metodo per
prevenire l’infezione da HIV", ha affermato il commissario europeo per la Ricerca,
Philippe Busquin. Qualsiasi dichiarazione non fondata su prove scientificamente
valide non è plausibile."
"Il profilattico rappresenta una parte della soluzione", ha aggiunto il commissario per
lo Sviluppo e l’aiuto umanitario, Poul Nielson. "La sua condanna, una parte del
problema."
Killer mondiale
L’HIV/AIDS è la più grave pandemia che abbia mai colpito il Pianeta. Ogni anno il
virus infetta cinque milioni di persone, uccidendone tre milioni, di cui gran parte
senza essere stata sottoposta ad alcun trattamento. Le popolazioni maggiormente
colpite sono quelle più povere e vulnerabili. Data la mancanza di un trattamento
efficace, tutti gli sforzi si concentrano sulle strategie di prevenzione, comprendenti
l’utilizzo del preservativo.
Efficacia al 100%
Con oltre 40 milioni di portatori del virus dell’HIV nel mondo, le misure preventive
devono basarsi su prove scientifiche. Negli ultimi 15 anni, la Commissione europea
ha finanziato diversi progetti di ricerca volti a studiare, in modo diretto o indiretto,
l’uso del preservativo nel quadro della prevenzione delle malattie sessualmente
trasmissibili, tra cui l’HIV/AIDS.
Si tratta di progetti realizzati non solo in Europa, ma anche in Asia e nell’Africa
subsahariana, dove si registra la massima incidenza dell’epidemia da HIV. Tutti gli
studi effettuati hanno dimostrato che il preservativo maschile è un metodo valido per
prevenire la trasmissione dell’HIV, con un tasso di efficacia prossimo al 100% se
usato correttamente.
Ermeticamente sicuro
Un progetto teso a valutare e a confrontare i diversi metodi per individuare eventuali
fori nei profilattici ha permesso anche di determinare il livello di sicurezza e di
efficacia dei diversi dispositivi che costituiscono una barriera fisica alla trasmissione
del virus. Il progetto per la valutazione dei metodi di rilevamento di fori nei profilattici,
finanziato dall’UE, ha analizzato la permeabilità all’acqua, all’aria e ionica per definire
le norme necessarie di controllo della qualità. Le conclusioni di tale studio hanno
permesso di ottenere metodi di valutazione più uniformi della sicurezza dei
profilattici.
Una drastica riduzione dei rischi
Una ricerca europea che ha coinvolto più istituti, finanziato dalla Commissione
europea attraverso vari progetti di ricerca, tra cui "AIDS: heterosexual transmission"
(AIDS: trasmissione eterosessuale) e "EC concerted action on the heterosexual
transmission of HIV" (azione concertata a livello CE sulla trasmissione eterosessuale
dell’HIV), ha seguito, per un periodo di 12-21 mesi, oltre 563 coppie con un partner
sieropositivo. Nelle 123 coppie che utilizzavano il preservativo ad ogni rapporto
vaginale o anale non si è avuto alcun caso di sieroconversione, mentre si sono
registrate 12 sieroconversioni tra i 122 partner che non utilizzavano il preservativo
con regolarità. Il consorzio ha concluso che non si ha trasmissione dell’HIV tra
soggetti che fanno un uso sistematico del profilattico.
Il preservativo è meglio
Un altro studio, sempre finanziato dall’UE, riguardante 866 prostitute in diversi paesi
europei (HIV infection in female prostitutes) ha concluso che il mancato utilizzo del
preservativo è associato all’infezione da HIV. Secondo tale studio, inoltre, i
lubrificanti a base di vaselina potrebbero diminuire l’efficacia dei profilattici.
Le conclusioni di un recente meeting di esperti internazionali nel campo dell’HIV,
sempre finanziato dall’UE, tenutosi ad Anversa il 12-15 maggio 2002, indicano che il
preservativo maschile rappresenta l’unica protezione efficace contro la trasmissione
dell’HIV.
Altre informazioni
http://www.usaid.gov/pop_health/aids/TechAreas/condoms/condomfactsheet.html
(from NIH)
http://www.thebody.com/unaids/wac/condoms.html
(from UNAIDS)