CROCIFISSO TRA POTERE E GRAZIA.
Dio e la civiltà occidentale, di Paolo Farinella
Il libro è scritto da un credente che non riesce a nascondere del tutto
l'indignazione morale culturale verso atteggiamenti strutturali di
connivenza, sanciti da silenzi, ammiccamenti, sfruttamenti reciproci,
livellamento al basso tra potere politico e gestione religiosa. Egli
parte da un fatto di cronaca che suscitò e continua a suscitare il
dibattito sul crocifisso nei luoghi pubblici, ma da qui si eleva ad una
riflessione appassionata sulla questione di fondo: "l'identità" del
popolo italiano e dei popoli europei.
Può essere il "crocifisso" un simbolo della identità nazionale? La risposta argomentata storicamente e biblicamente con dovizia di documentazione è lapidaria e secca: NO! L'Autore dimostra come, sull'esempio di un profeta di oggi, don Lorenzo Milani, dovrebbero essere gli stessi clerici a fare il giro di tutti i luoghi pubblici (scuole, tribunali, ecc. senza dimenticare le caserme) e schiodare il Crocifisso da ogni parete per preservarne la dignità, il mistero e la simbologia.
L'autore, Paolo Farinella, per la cronaca, è il prete che ha indirizzato la lettera aperta a Benedetto XVI per scongiurarlo a ridosso delle elezioni politiche di non ricevere in udienza Silvio Berlusconi, allora presidente del consiglio dei ministri in Italia. La lettera che raccolse circa 10.000 firme, facendo annullare la visita, ebbe risalto internazionale sulla stampa.