1) L’istituzione della sala del commiato laico di via delle Puglie ha sanato un grave deficit della nostra città negli anni scorsi. Viene usata sempre più spesso e avrebbe bisogno di piccoli adeguamenti per renderla più accogliente come, ad esempio, l’installazione di un piccolo impianto audio. Possiamo contare in un suo impegno in tal senso?
L’istituzione di una struttura che consente il commiato laico sia un atto di democrazia nei confronti dei cittadini che non si riconoscono in alcuna religione o confessione. In quest’ottica ritengo che sia necessario assicurarne la piena funzionalità. Credo che, anche nel contesto dei vincoli di bilancio che, se eletto, dovrò affrontare a causa della drammatica situazione finanziaria del comune, piccoli interventi come quello da lei citato non dovrebbero rappresentare un problema.
2) Anche l’istituzione del Registro dei Testamenti biologici è stata una conquista delle ultime legislature, possiamo contare nella sua collaborazione per adeguarlo alle modifiche inerenti alla recente approvazione della legge nazionale e diffondere la notizia della sua esistenza fra i cittadini ternani?
Il Testamento biologico è anch’esso una conquista di civiltà e democrazia che noi, come comunisti e come cittadini, crediamo vada salvaguardato. Se sarò eletto alla guida della città l’adeguamento del Registro dei Testamenti biologici e la sua promozione fra i cittadini della nostra città sarà certamente un compito che nostra amministrazione prenderà in carico.
3)Problema ancora irrisolto è invece la perenne assenza a Terni di un forno crematorio per le salme, ancora oggi i parenti dei defunti che optano per questa scelta devono “migrare” a spese proprie verso Perugia o Viterbo. Ha in programma la sua realizzazione?
La mancanza di un forno crematorio a Terni è sicuramente una fonte di disagio e la necessità di utilizzare strutture in altre città è causa di costi non indifferenti per tutti i cittadini che scelgono la cremazione. Tuttavia, bisogna inserire tutti i progetti nel contesto dei vincoli di bilancio che verranno imposti a causa della disastrosa situazione finanziaria in cui versa il Comune di Terni. Noi ripudiamo questa politica, di cui questo problema è solo una delle tante conseguenze. Tuttavia, non intendiamo ingannare gli elettori: anche nel contesto del ripudio dei vincoli di bilancio, non possiamo nasconderci che bisognerà inserire il progetto della realizzazione di un forno crematorio a Terni nella scala delle priorità dei tanti interventi di cui la città necessita.
4) Viste le condizioni delle finanze comune di Terni perché non azzerare la concessione degli oneri di urbanizzazione secondaria (pienamente gestibili dal Comune) alla Chiesa Cattolica che ha ben altre risorse dallo Stato centrale e a destinarle alla manutenzione strade e dei giardini pubblici?
Il nostro programma prevede iniziative di lotta ai privilegi, alla speculazione e alla rendita fondiaria (ad esempio, l’imposizione dell’IMU sugli immobili di proprietà della Curia che siano fonte di profitto e l’aumento delle addizionali comunali sugli immobili invenduti e/o sfitti di proprietà di grandi società immobiliari). La vostra proposta è interessante in quanto sarebbe coerente con queste misure e, in caso di vittoria elettorale, sarà certamente valutata attentamente.
5) Si parla molto di ambiente, ma poco di misure pratiche sulle abitudini dei cittadini. Problematiche annose sono: il sottoutilizzo delle biciclette (con l’intera zona Terni Nord, ovvero trentamila persone, che non possono arrivare in centro in bici) causa carenza di piste ciclabili anche nella zona centrale; e il sottoutilizzo dei mezzi pubblici causa anche orari e corse non proprio appropriate. Cosa pensa di fare per limitare e disincentivare l’uso degli automezzi privati in questa città?
Quello della mobilità sostenibile è un tema che qualsiasi amministrazione deve necessariamente affrontare, soprattutto considerando il fatto che l’inquinamento a Terni è un problema che non possiamo più permetterci di ignorare. Il nostro programma prevede la creazione di una società di trasporti a controllo comunale per garantire il pieno controllo e la razionalizzazione dei servizi di trasporto, sottraendoli così alla logica del profitto, che provoca gli squilibri che lei citava, il ripristino delle agevolazioni per le categorie svantaggiate e l’aumento delle esenzioni per il pagamento, in particolare per i giovani. Per quanto riguarda l’utilizzo della bicicletta, mezzo di trasporto ad alta sostenibilità ambientale per eccellenza, siamo perfettamente d’accordo che dovrebbe essere incentivato attraverso la realizzazione di una rete di piste ciclabili che consenta che copra gran parte, se non tutta la città. Occorre verificare, a questo proposito, se sia possibile finanziare progetti in questo senso – pensiamo ad esempio ai fondi destinati allo sviluppo urbano sostenibile nell’ambito dell’Agenda Urbana.