Nel quotidiano "La Repubblica" di oggi (8 settembre 2010) ho letto 2 assurdità storiche, in qualche modo collegate fra loro.
La prima: una pseudo esperta di islamismo afferma, a proposito della temuta lapidazione di Sakineh Mohammadi, che la pratica della lapidazione non era prevista dal Corano, essendo molto più recente, di origine medioevale.
In realtà tale forma di condanna a morte è antichissima, in quanto la ritroviamo addirittura nel Pentateuco, ovvero nei primi libri dell'Antico Testamento, il testo sacro degli Ebrei accettato anche da Cristiani e Islamici.
Quindi, se è vero che il Corano non parla di lapidare nessuno, come del resto anche il vangelo, è però l'antica legge mosaica che prescrive la lapidazione per un certo numero di comportamenti molto vari, che vanno dall'adulterio al lavorare di sabato, dall'omicidio alla bestemmia, dalla stregoneria all'idolatria.
Pertanto, nel decimo secolo a.C. e probabilmente anche prima, abbiamo già una consolidata pratica di lapidazioni all'interno del popolo di Israele e probabilmente anche nelle altre popolazioni mediorientali. Ovviamente la vita nel deserto, ove si trovano pietre in abbondanza, deve aver suggerito un tale tipo di utilizzo.
Seconda notizia assurda: un pastore di una chiesa americana ha dichiarato che il prossimo 11 settembre brucerà pubblicamente una copia del corano, ritenendolo probabilmente un testo che istiga alla violenza.
Per i motivi anzidetti, dovrebbe a maggior ragione bruciare l'Antico Testamento, o quantomeno quella parte che contiene esplicite prescrizioni violente, come avviene appunto nel Pentateuco, soprattutto nel libro dell'Esodo.
Questo pazzoide, oltre che alimentare pericolosissime tensioni sociali, è piuttosto ignorante sia dei veri contenuti della religione islamica che della sua stessa religione, altrimenti non se la prenderebbe con il corano, un semplice testo esortativo e devozionale, ma comprenderebbe che la radice storica di ogni violenza religiosa è trasversalmente presente in tutto il monoteismo giudaico-cristiano-islamico.
Il "vero" peccato originale dell'umanità sembra essere proprio questo: inventare un dio a cui attribuire leggi e comandamenti fatti per opprimere, torturare, sterminare i più deboli e più umili.
Luigi M Nicolai
