Massimo Gramellini su La Stampa del 27/5/2010
La virtù cristiana dell'umiltà è entrata improvvisamente in sciopero a
Salerno, dove l'arcivescovo ha inaugurato una statua che lo raffigura.
Monsignor Pierro ha voluto pensare ai fedeli più miopi, adoperandosi
affinché la scultura fosse alta almeno quattro metri. L'opera che
tramanda ai posteri le fattezze di questo servo del Signore è stata
eretta nel Seminario metropolitano, là dove i sacerdoti sono soliti
svolgere gli esercizi spirituali. Ne trarranno ispirazione per
riflettere sulle miserie della natura umana, fra le quali l'ego espanso
è in fondo una delle più innocue. Anche delle più diffuse, però: un
altro monsignore, a Vallo della Lucania, si è fatto ritrarre in un
affresco alla destra di Gesù.
Siamo convinti che il vescovo di Salerno raccolga schiere di devoti che
lo vorrebbero santo subito e immortalato nella Cappella Sistina accanto
ad Adamo. Eppure nemmeno a loro dispiacerebbe sapere con quali denari
Sua Eminenza ha commissionato il capolavoro che fissa i suoi nobili
lineamenti nel marmo di Carrara. Non ricordo che la scultura venisse
citata nella pubblicità dell'otto per mille. Mentre mi pare di
ricordare che il monsignore andrà presto a giudizio, con l'accusa
d'aver attinto ai fondi pubblici per ristrutturare una colonia per
bambini bisognosi che un miracolo ha successivamente trasformato in
albergo a cinque stelle. Di sicuro sono storie come questa che inducono
a credere nell'origine divina della Chiesa: non si capirebbe,
altrimenti, come possa sopravvivere da duemila anni a certi preti.