PIO XII: QUANDO IL SILENZIO È D’ORO

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1) Confessiamo di aver ceduto al richiamo delle Sirene laiciste, ovvero di Petrucci "e quei quattro scalzacani dei suoi compagni di strada"[1], che avevano suggerito quale lettura per le vacanze pasquali un libro il cui titolo suonava sinistramente: "DIO È CON NOI!", ma il cui sottotitolo era promettente: "La Chiesa di Pio XII complice del nazifascismo"[2].
Giunti al termine dell'improba lettura, dobbiamo riconoscere che, una volta tanto, Petrucci ed i "suoi" avevano ragione, poiché, in questo caso, il diavolo è risultato essere più nero di quanto ce lo fossimo raffigurato.
Infatti, lo storico M. A. Rivelli ha, tra gli altri, il merito di aver supportato la sua meticolosa e meritoria ricostruzione dell'operato di Eugenio Pacelli con la citazione frequente di scritti dello stesso e degli alti Gerarchi[3], che il Vaticano ha albergato nella prima metà del Ventesimo Secolo, cosicché viene fuori un quadro decisamente cupo ed in cui l'unico bagliore è quello del sangue versato in Europa prima e durante la Seconda Guerra Mondiale.

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15 Giugno 2009   |   articoli   |   Tags: