“Preoccupati per la laicità dello Stato” [La Stampa]

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Come faremmo senza i Valdesi [una breve storia]?
Di certo la laicità dello Stato italiano preoccupa ben pochi politici…

* da La Stampa del 27/8/2007

"Torre Pellice, l'allarme dei valdesi: "Preoccupati per la laicità dello Stato"

«Una prevaricazione i crediti a scuola per l'ora di religione»


TORRE PELLICE (TORINO)
Preoccupazione per la salute della laicità dello Stato in Italia. È quanto emerso oggi al Sinodo delle Chiese Metodiste e Valdesi che incominciato ieri a Torre Pellice, nel torinese, si concluderà il 31 agosto. «Lo stato italiano sembrerebbe non essere in grado di dare una definizione del concetto di laicità che non sia quella della Chiesa cattolica» ha sottolineato il teologo Ermanno Genre, docente della facoltà valdese di teologia a Roma e membro della commissione bioetica della Tavola valdese.

Genre quale esempio ha indicato la recente diatriba legale creatasi dopo l'ordinanza del 15 marzo scorso del ministro dell'Istruzione Giuseppe Fioroni, secondo il quale l'insegnamento della religione cattolica rientrava tra le materie consentendo agli alunni che l'avessero scelta di avere un credito formativo supeiore. «Naturalmente la circolare fu immediatamente impugnata – ha aggiunto il teologo – ma il ricorso al Tar Lazio che in un primo momento aveva dato ragione ai ricorrenti, fra i quali anche la nostra chiesa, è stato tuttavia superato dal parere negativo del Consiglio di Stato, al quale si è successivamente appellato il ministro – ha detto Genre – è ora si attende il giudizio di tezo livello da parte della Corte di Cassazione».

L'episodio, da parte di valdesi e motodisti «è stato vissuto – ha sottolineato Genre – come un atto prevaricatore dello Stato che si erge a paladino della Chiesa cattolica». L'autonomia dell'etica rispetto alla politica è stata rivendicata dalla pastora Erika Tomassone, componente della commissione bioetica della Tavola valdese. «Lo Stato e le sue istituzioni dovrebbero avere come sommo compito quello di tutelare i diritti dei cittadini e delle cittadine e di definirne i doveri. Quando lo Stato invece vuole infondere una particolare etica ai propri cittadini travisa di fatto il suo ruolo. La nostra classe politica – ha concluso Tomassone – dovrebbe invece avere l'audacia di rivendicare la propria autonomia rispetto ai dettami della Chiesa cattolica».

Il Sinodo, che oggi ha ricevuto i saluti del vescovo di Pinerolo, Monsignor Pier Giorgio Debernardi anche a nome di Mons. Vincenzo Paglia, presidente della commissione per l'ecumenismo e il dialogo per la Conferenza episcopale italiana, quest'anno assente, domani dedica l'attenzione proprio all'ecumenismo.

27 Agosto 2007   |   articoli   |   Tags: