C’è veramente da riflettere su quanto stà succedendo a Roseto degli Abruzzi… le azioni del consigliere comunale che ha "osato" presentare una mozione per il riconoscimento delle coppie conviventi (come hanno già fatto molti altri comuni) continuano a generare risposte isteriche dei gruppi consiliari di DS e Margherita (che sono attualmente una coppia di fatto ndr) che tentano in ogni modo di salvare capra e cavoli (ovvero di essere sudditi vaticani salvando la faccia davanti ai propri elettori) con comunicati stampa in cui tentano di "rigirare la frittata" come dice Pasquale Avolio nel suo nuovo commento che è riportato di seguito.
Un ottimo esempio della situazione della laicità in Italia (provincia del Vaticano). Per seguire tutta la vicenda nei minimi dettagli non possiamo che segnalare il blog del coraggioso e combattivo consigliere comunale.
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Saper girare la frittata non è da tutti
Come in Consiglio comunale così nei comunicati stampa, DS e Margheritavcontinuano nella mistificazione e nell’occultamento delle vere ragioni che li hanno portati alla bocciatura della mozione, dal carattere puramente simbolico, per l’istituzione del registro delle unioni civili.
La prima motivazione della stroncatura della mia proposta in Consiglio fu che essa era strumentale e tendeva a spaccare la maggioranza. In realtà nessuno più del sottoscritto è consapevole della compattezza di questa maggioranza, unita anche di fronte all’improponibile e all’assurdo, e la stessa reazione alla mozione da me presentata non è stata altro che un tentativo di nascondere ciò che è chiaro agli occhi di tutti : questo centrosinistra rosetano dimostra talvolta di non avere nulla di sinistra! E l’esito della votazione ne è stata una chiara prova : DS e Margherita, per non parlare dello SDI-Rosa nel Pugno, pur di salvaguardare il locale patto di alleanza, hanno svenduto la laicità e il riconoscimento dei diritti alle coppie di fatto solo per opportunismo politico.
Ora, per tentare di salvare la faccia, si adducono inconsistenti e ridicole ragioni formali : ‘mancanza di un quadro normativo certo’, ‘violazione di norme costituzionali’, contrasto con leggi ordinarie, oltre alla repentinità della presentazione della mozione che avrebbe impedito un’opportuna e preliminare riflessione tra i gruppi consiliari…
Nei suoi riferimenti alla Costituzione, l’estensore del comunicato trascura però che il comma 1 dell’art. 29 afferma ‘La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio’, ma nulla sancisce e nulla vieta circa il riconoscimento di altre forme di convivenza basate sull’amore e sulla solidarietà. Infatti il riconoscimento di altre unioni non limita o minaccia i diritti già acquisiti della famiglia tradizionale.
Nel comunicato si introduce, pertanto, una pericolosa confusione o contrapposizione tra famiglia tradizionale e unioni di fatto che sono due modelli di convivenza distinti e separati.
Si tralascia ancora di richiamare l’art. 2 della Costituzione che recita ‘La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale’. Tali formazioni sociali possono riconoscersi anche nelle ‘unioni di fatto’, le quali, insieme alla famiglia, hanno come fine comune il pieno sviluppo della personalità dell’individuo e meritano anch’esse tutela.
Appare poi contro ogni evidenza ravvisare nella mozione contraddizioni con il diritto di famiglia : ho fatto riferimento solo a quei benefici e a quelle opportunità previste dall’ordinamento e dall’autonomia comunale e non dalle norme del codice del diritto civile.
Non mi risulta, ancora, che le Regioni ed i civilissimi Comuni che hanno adottato tali registri abbiano avuto problemi di contrasto con la Costituzione o con le leggi ordinarie.
Per quanto concerne la repentinità della presentazione della mozione, faccio presente che essa è stata consegnata nei tempi dovuti e che l’argomento ‘diritti civili e coppie di fatto’ , oltre ad essere presente nel programma del Governo Prodi, è al centro del dibattito politico nazionale da oltre dieci anni. Non voglio pensare che i nostri consiglieri non si tengano informati su questo importante tema!
In riferimento alle accuse circa mie affermazioni ‘volgari e offensive’ nei confronti della città di Roseto, esiste una registrazione del Consiglio comunale del 17 luglio 2007 dalla quale estrapolo e trascrivo questo mio sfogo nel quale è citata per la prima e unica volta la città di Roseto: ‘Quanto accaduto oggi offende Roseto e offre un’immagine avvilente di essa, cioè di una cittadina preda di un’amministrazione arretrata, ottusa ed ostaggio dei Savonarola di turno. Emerge un dato di fatto : questo Consiglio è composto da vecchi; siamo vecchi, portatori di idee sorpassate in un paese invece composto da giovani, con nuove esigenze e nuovi modelli sociali di convivenza’.
L’offesa di cui parlate, ma si trattava invece di un’amara constatazione, era rivolta a quei consiglieri che hanno respinto compatti la mia mozione con un accanimento fatto di argomentazioni deboli e fuorvianti. Sono io ad aver subito ed a subire ancora offese nei tentativi di squalifica agli occhi dei rosetani. Rimando quindi ai mittenti l’accusa di volgarità disponendo di un differente concetto di volgarità anche in politica : è stato volgare abbandonare il Consiglio comunale il 21giugno; è stato volgare approvare quello sciatto piano-programma del CIRSU; è volgare il disordinato sviluppo urbanistico a Roseto; è volgare temporeggiare intorno ai problemi della città e inondare di chiacchiere coloro che cercano risposte; è più volgare,lo ribadisco ancora,il ricorso alla menzogna per denigrarmi !
Visto che mi si accusa di voler fare ‘il professore’, mi complimento per l’ erudizione esibita, che però contiene un’inesattezza: il mio patronimico non può essere ‘pelide’ e la mia ira (se si confonde l’indignazione con l’ira) non può essere ‘funesta’ ,visto siete tutti in ottima salute. Di questo francamente sono lieto.
Roseto degli Abruzzi, 02/08/2007
Pasquale Avolio
Consigliere comunale Movimento Sinistra Democratica