… a chi glie ne importa?
A nessuno, ovvio. Risposta scontata.
A livello di conoscenza antropologica invece è sempre utile invece sapere quanto sono profonde le valli della mente umana malata di sessuofobia e accecata dalle religioni.
Così il prode Camillo Langone, che fa sempre rima con melone, non manca mai di darci enormi soddisfazioni, sia come campione dell’umorismo involontario sia come caso umano da compatire (non troppo, finché trova chi lo paga per mettere nero su bianco le sue fobie).
“Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina?” Così attacca su Il Foglio e la domanda già sorge spontanea: “E se non l’avessimo letto?” Anzi “Se l’avessimo letto ma ‘nun ce ne po’ frega’ de meno’ come si direbbe a Versailles”, cosa avrebbe da ridire in proposito il Langone?
“Perché voi maschi guardate il campionato di calcio femminile? Che poi, oltre a disgustare Cristo, mancate di rispetto verso voi stessi”
Alla nuova impetuosa domanda del Langone bisogna invece rispondere con altrettanto ardore: primo: perché ci piace, secondo: perché a molti maschi piacciono i “meloni” delle belle giocatrici di pallone. Strano che chi con il melone ci fa rima certe cose non le capisca. Ma del resto, evidentemente, non capisce neanche il pallone, che pure fa rima anche con esso.
Sul Cristo (inteso che si parli del personaggio storico e non di un amico del Langone che si chiama così e ne condivide la misoginia) dato che questo non ha mai detto una sola parola contro le donne che giocano a pallone, anche perché l’invenzione di questo sport è venuta qualche anno dopo la sua morte, le ipotesi sono due: o il Langone sente la voce di Cristo nella sua testa che lo aggiorna costantemente dei suoi giudizi sui nuovi trend del mondo, o il Langone estrapola liberamente che le donne che giocano a pallone debbano essere per forza omosessuali e quindi attribuisce al Cristo ciò che invece è del cristianesimo, ovvero l’omofobia. Cristo infatti non sono non ha mai detto una parola contro il calcio femminile ma neanche contro l’omosessualità.
Quindi semmai la prossima volta dica chiaramente il Langone che è lui ad essere disgustato e così farà vibrare ancora il “chissenefrega” che avvolge l’Universo.
Ed ecco la il succo del melon… ehm… del Langone-pensiero: “In Francia non si stanno giocando i mondiali di calcio femminile bensì i mondiali del livellamento sessuale.” Ohibò, c’è stato il livellamento sessuale signor Melon… ehm Langone? E se ne accorge adesso? Ah lei era rimasto a quando faceva il bulletto con le compagne di classe all’asilo? Ci dispiace, davvero ci dispiace che il mondo non è come lo sognava da bambino.
“- Dietro alla nuova visione prometeica c’è il segno del diavolo – dice il cardinale Sarah” ammonisce nell’ultima tirata il Langone citando un suo rivale nella corsa al primato dell’uomo che ha fatto pronunciare più “esticazzi?” alla popolazione mondiale.
Del diavolo (che se punisce i cattivi gioca dalla parte dei buoni) sinceramente non ci preoccupiamo, ci chiediamo invece la natura degli enormi traumi infantili e meno infantili che possono scatenare una misoginia e una sessuofobia così grande.
Ce lo chiediamo, ma poi diciamo anche: “Ma chi se ne frega? Accendete la tv piuttosto, che ci sono le donne italiane a giocarsi i mondiali”.
Alessandro Chiometti