Ha fatto scalpore la notizia che riferisce un tipico scherzo escogitato da un gruppo di buontemponi che, armeggiando nei propri blog con opportuni (per qualcuno inopportuni) links, hanno fatto sì che il motore di ricerca Google selezionasse come primo risultato un sito sulla pedofilia quando si inseriva la parola "vaticano".
La cosa ha messo non poco in imbarazzo i dirigenti del motore di ricerca, che infatti hanno già provveduto a modificare i risultati delle ricerche in modo da evitare il penoso accostamento fra vaticano e pedofilia, peraltro non particolarmente improprio, dati i temi di attualità.
Questo genere di scherzi sfruttano quella che dovrebbe essere la forza di Google, ma che talvolta si rivela una debolezza, e cioè il fatto di premiare con maggiore visibilità la cosiddetta popularity rispetto alla significatività del contenuto. Il che significa che se un sito viene "linkato" da decine o centinaia di altri siti, esso acquista immediatamente importanza, anche se si tratta di un sito scadente o magari pieno di pubblicità.
Questo scherzo ricorda una fenomeno simile, accaduto tempo fa inserendo su Google la parola "fallimento". Primo risultato: il sito ufficiale del Governo italiano.
Andrebbe però ricordato anche un altro fenomeno (questa volta non è uno scherzo, né un risultato ottenuto con sotterfugi).
Con la parola "pedofili" abbiamo 950.000 risultati, ma il TERZO risultato (l'ordine può cambiare a seconda dei momenti) è un mio articolo che è stato pubblicato anche su questo blog, si tratta di:
PERCHE' I PRETI DIVENTANO PEDOFILI?
pubblicato su cristianesimo.it
Non a caso, questa è la pagina più visitata del sito (circa 1500 accessi diretti dall'inizio di luglio).
Luigi M Nicolai